sabato 29 febbraio 2020

Virus, sintomo e angoscia

In questi ultimi giorni, anche qui in Italia, soprattutto nelle regioni settentrionali, abbiamo visto località deserte, scuole chiuse, strade poco trafficate e cittadini disorientati e impauriti di fronte ad un nemico invisibile e sconosciuto. Il famigerato Coronavirus. 
 
 

 
 
Per far fronte ad una paura collettiva, in diverse realtà si è pensato al supporto degli psicologi, prezioso più che mai quando l'angoscia (Umberto Galimberti parla non a caso di angoscia invece che di paura - puoi vedere qui -) ha alimentato molteplici chiamate di cittadini preoccupati e soprattutto impreparati dinnanzi ad un virus di cui, comunque, si conosce troppo poco e intorno al quale sono state fatte parecchie congetture e diffuse molte fake news.  Cosa potremo fare se ad un certo punto fossimo investiti dalla paura e dall'ansia, ma anche dal panico, dopo aver guardato la tv o ascolatato le ultime noitizie alla radio? 
 
 
 
 
 
 
Dovremo innanzitutto provare a cambiare la percezione della realtà minacciosa. Lo specialista, grazie ad un’analisi attenta, delle tentate soluzioni disfunzionali messe in atto dalla persona per affrontare a suo modo la paura, l'aiuterà a bloccarle e poi a cambiarle rendendole funzionali e sicuramente più efficaci. Potremo far sperimentare una serie di concrete e palpabili esperienze emozionali, adattate al allo specifico problema, che porteranno gradatamente all’acquisizione dell’autonomia e della capacità di gestire la realtà, in questo caso, una realtà diventata minacciosa e imprevedibile.
 
 
 
 
 
 Ad un cambiamento della percezione segue sempre un cambiamento delle reazioni e successivamente della consapevolezza. L'intervento che possiamo pensare per questa situazione che si è venuta a creare, deve essere necessariamente rapida, orientata a trovare una soluzione delle problematiche presentate dalle persone, in modo da dimostrare che, anche se il problema è ancora poco conosciuto e persistente, non necessariamente si dovrà ricorrere a soluzioni lunghe, prolungate nel tempo e complicate.

sabato 8 febbraio 2020

Nella direzione di una migliore conoscenza di te stesso

Molte riviste autorevoli, trasmissioni rispettabili, che non si occupano specificatamente di psicologia, essendo ben inserite nel ritmo dei tempi, non di rado si occupano di temi di attualità, quindi anche di ipnosi. Articoli e servizi, soprattutto con un taglio iconografico, non rappresentano un riferimento specifico all’ipnosi, tuttavia sono evocativi agli occhi di chi conosce le cose. In alcuni casi invece, in territori del tutto lontani dalla clinica, troviamo illustrazioni serie della tecnica ipnotica, con tanto di introduzioni storico letterarie, interviste a Professori Universitari e clinici illustri, i quali descrivono tutta una serie di impieghi particolarmente efficaci dell’ipnosi per le persone. Appassionanti articoli presentano l’ipnosi in modo serio e corretto e suggeriscono ai lettori e alle lettrici di rivolgersi serenamente a questa disciplina, purché messa in atto da professionisti seri, per affrontare una quantità di temi psicologici diversi.
E’ iniziata da poco una collaborazione con lo Studio Medico Jervis di Ivrea, un nuovo centro di Medicina Specialistica all’avanguardia, dove porto le mie competenze per incontrarti e per affrontare efficacemente i tuoi problemi. 
In sede effettuo consultazioni psicologiche, con l’obiettivo di inquadrare la problematica descritta al fine di valutare la tecnica o lo strumento migliore d’intervento. Il modello operativo che seguo, può essere definito un trattamento riabilitativo specifico, con, tendenzialmente, un numero limitato di sedute, che fa riferimento a un approccio alla soluzione dei problemi psicologici fondato su un impianto teorico vicino agli studi di Paul Watzlawick e Giorgio Nardone. Sono specializzato in ipnosi clinica, che è una tipologia di intervento altamente professionale rientrante fra gli strumenti e le tecniche conoscitive e di intervento, relative ai processi psichici relazionali, emotivi, cognitivi e comportamentali. Si tratta di una condizione psichica indotta da un operatore specializzato esterno che consente di accedere alle proprie emozioni e sentimenti più facilmente, risvegliando energie nascoste e risorse interiori. L’Ipnosi aiuta i miei pazienti. Permette loro di migliorare con serenità. Ho avuto modo di vedere molte circostanze in cui l’ipnotecnica , da sola o più spesso come fattore complementare di altre metodiche psicologiche, renda più efficace il mio intervento. 
Mi occupo di problemi psicologici-relazionali di singoli, coppie e famiglie. Con loro, ho notato, nel corso del tempo che, una comunicazione di tipo suggestivo favorisce una maggiore adesione al trattamento, producendo una maggiore soddisfazione, accompagnata anche da una riduzione dei sentimenti di diffidenza nei confronti della classe sanitaria. 

 


Nel mio lavoro, pur facendo riferimento a concetti teorici e strumenti metodologici precisi e in continuo e costante aggiornamento, pongo innanzitutto sempre al centro l’individualità della persona che si rivolge a me e, a tal proposito, ho sviluppato un metodo di lavoro che pone maggiore attenzione a quei fattori che consentono di migliorare l’effetto di ogni singolo incontro, che definisco Trattamento Riabilitativo Singolo.


 
 

Una storia attuale

In una calda mattina d'estate, Elena si recò nello studio del dottor Rossi. Da mesi, forse anni, lottava contro ansia e stress, e immagi...