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martedì 12 maggio 2020

La soluzione dei tuoi problemi la trovi su internet?




In questo blog parlo frequentemente di ipnosi, di tecniche di rilassamento e di strumenti induttivi. Non ho mai parlato però di come questi contenuti nascono e di come si sviluppano in nome di una corretta esposizione divulgativa dei fatti.

La conoscenza viene costruita attraverso la lettura e la formazione, in qualunque ambito.

Internet abbonda di articoli di ogni tipo e genere, possiamo trovare milioni di contenuti con un semplice click. L'area psicologica è ricca di scritti e contributi di ogni tipo, dall'auto-terapia alla diagnosi, come un supermarket dove ti basta allungare una mano per prendere ciò che più ti piace.

Ma quali caratteristiche deve avere un buon articolo?

Se non ti occupi professionalmente di psicologia difficilmente sentirai la necessità di comprendere fino in fondo il processo di costruzione di un contenuto, tuttavia avere una piccolissima infarinatura su come deve essere, può davvero aiutarti a scartare il materiale grossolano, proprio come nel supermercato con i prodotti scaduti.

Un articolo ben fatto e soprattutto utile deve avere tre caratteristiche principali.

La numero 1. E' probabilmente la più ovvia. Deve portare a conoscenza della gente comune che lo legge (ripeto: mi riferisco a materiale divulgativo) un modo o una tecnica che potrà essere sfruttato per applicazioni pratiche.

La numero 2. Deve descrivere in modo dettagliato ma comprensibile l'applicazione della tecnica e le varie spiegazioni del caso. In questo modo il lettore potrà, da solo, riprodurre quanto ha letto.

La numero 3. Deve contenere le informazioni necessarie per poter risalire al suo autore e alla sua formazione come garanzia di genuinità.

Lo so, sembra banale, ma una condizione essenziale affinché un articolo possa essere utile è che possa raggiungere i suoi potenziali lettori e venga letto. Fin qui tutto bene, quindi, qual'è il problema ti chiederai.

Il problema è che ogni giorno, se si mette insieme tutta la mole di materiale che viene prodotta e buttatta in rete, abbiamo un numero a sei zeri di conentuti disponibili. 

Ma il problema quindi quale sarebbe?

Te lo spiego subito con un esempio.
Una persona che vuole provare a capirne di più dell'ansia che l'affligge da tempo è quasi esclusivamente interessato agli articoli che parlano dei disturbi d'ansia e difficilmente leggerà materiale sull'interpretazione dei sogni. Detto questo sarà per lui impossibile leggere tutto quello che viene pubblicato solo nella sua lingua. 

Dovrà necessariamente fare una scelta. Ma come? Te lo dico io.

Scegli sempre contenuti che appartengono a riviste riconosciute e affidabili, la cui credibilità può essere provata. 

Se vengono citati numeri e statistiche è sicuramente un buon punto di forza .

Cerca le informazioni per poter contattare l'autore se dovessero servirti informazioni aggiuntive. La possibilità di poter condividere con la fonte indica probabilmente maggiore autenticità e meno produzione asettica.

Se sono presenti i riferimenti bibliografici decisamente meglio.

Parlerò del titolo in seguito, ora torniamo dalla persona con disturbo d'ansia che ora ha per le mani dei potenziali articoli che possono (secondo lui) chiarirgli le idee. 

Spesso si trova fra le mani un l'equivalente di un romanzo giallo, dove, fin dall'inizio si cerca di creare suspense per poi proseguire fino alla conclusione e pertanto, alla scoperta del colpevole. 

Questo perche?

Perchè, in questo modo, il nostro lettore potrà convincersi che varrà la pena investire il tempo necessario per una lettura approfondita dell'articolo. 

Lettura che si spera possa aiutarlo.

Concludiamo con il titolo: che è l'unica parte dell'articolo che la maggior parte delle persone vedrà. 

Un titolo brillante cerca di attirare l'attenzione, con risultati non sempre all'altezza delle aspettative.

Perchè ho voluto metterti a conoscenza di queste puntualizzazioni?

Perchè da tanti anni leggo, studio, mi formo e, di conseguenza, ho incontrato tante e tante volte materiali dozzinali, magari spavaldi ma mediocri, che volevano esclusivamente trasmettere l'idea che si stava leggendo un prodotto geniale e innovativo a cui nessuno aveva mai pensato prima.

Si ponevano l'obiettivo di aiutare, per quanto possibile, a fare chiarezza su un problema, come per la persona di prima con la sua ansia? Nemmeno per idea.

Se stai leggendo queste righe magari vuoi risolvere un problema. Stai cercando una possibile soluzione.

E se stai cercando una soluzione al tuo problema lascia perdere le "idee innovative", cerca il metodo più adatto a te e più sicuro.

Buona ricerca.

MT







domenica 10 maggio 2020

Vuoi consegnare le chiavi al vicino di casa?





Ormai siamo ad un passo dal "dato di fatto" ossia che le difficoltà e i disturbi, prima minuscoli o latenti in tante persone, ora stiano prendendo il sopravvento, facendo vivere agli interessati uno dei periodi più tristi e difficile della loro storia.

Non è per nulla facile riuscire mantenere un equilibrio emotivo soddisfacente quando da tempo le avvisaglie avvertono che il problema sta avanzando, e spesso cosa accade? Trascuriamo i campanelli di allarme o non gli prestiamo sufficiente attenzione.

Campanelli di allarme? Di che cosa sto parlando? Ti faccio qualche esempio:

1) Ad ogni banale discussione reagisco in modo rabbioso e irragionevole

2) Piango spesso e, particolarmente, in solitudine

3) Mi preoccupo per le cose di tutti i giorni in maniera cosi intensa da rendere difficile lo svolgimento delle normali mansioni ad esempio lavorative

4) Faccio molta fatica ad addormentarmi nonostante la stanchezza fisica

5) Se comincio qualcosa non la porto a termine e provo solo un senso di inutilità

Questi segnali, che se vogliamo chiamare sintomi, è corretto, possono essere sfumati, più o meno intensi e variare da persona a persona, ma possono tutti essere condensati in un'unica riflessione: non è per nulla facile riuscire a stare bene in una situazione del genere.

Sinceramente comprendo la sofferenza e la frustrazione di tante di queste persone che si rivedono in quei cinque punti. Donne, uomini, giovani, anziani, che si ritrovano a fare i conti con la quotidianità, dove l'accadere e il ripetersi giornaliero non permette troppe distrazioni a svantaggio del nostro "caro amico" equilibrio.

Equilibrio equivale a benessere.

Come si può andare avanti in una situazione del genere?

E' una domanda che sicuramente ti sei posto anche tu, se almeno in un punto hai visto scritto il tuo nome.

Leggendo numerosi articoli, ma soprattutto dati, ho appreso che tantissime persone quando si trovano ad affrontare un difficile momento di vita parlano con familiari o amici di cui si fidano, cercando e sperando in un supporto o, per i più ottimisti, una soluzione.

Molti uomini e molte donne, in preda allo smarrimento causato dal malessere, hanno consegnato le chiavi della loro salute emotiva in mano ad altre persone non qualificate per farlo.

Hanno scelto la via (apparentemente) più facile, più rapida, più ingenua.

Condivido naturalmente solo in piccola parte questa loro scelta, perché allo stesso tempo, come noto dalle persone che si rivolgono a me, ci sono molte individui che invece hanno retto il duro colpo delle avversità e ora si stanno impegnando, con un duro lavoro su se stessi, a riprendere in mano la loro vita.

Come ci sono riusciti?

Affidandosi ad un professionista che altro non fa che applicare particolari tecniche e strategie specifiche della professione, apprese dopo un lungo percorso di studio e formazione continua.

La pandemia che ha colpito il nostro paese e il resto del mondo, ha messo a dura prova anche le persone che seguo da tempo, portando loro ansia e preoccupazioni, ma allo stesso tempo, grazie alle abilità e alle strategie apprese nei loro percorsi, non si sono spaventati ne, tanto meno demoralizzati perché consapevoli delle capacità acquisite.

Immagino, come sempre, che se stai leggendo questo articolo, sei una persona determinata, che farebbe di tutto per stare meglio e per risolvere i problemi che ti assillano.

Per questo motivo voglio continuare a parlarti attraverso questi scritti, della metodologia e dell'approccio che da sempre utilizzo per aiutare le persone che entrano nel mio studio.

Questo percorso riabilitativo è finalizzato a curare la sofferenza psichica attraverso l'accompagnamento della persona verso la risoluzione dei propri problemi comportamentali, emotivi, relativi alle proprie credenze o del proprio modo di pensare.

Quindi, se vuoi evitare di consegnare le chiavi del tuo benessere al vicino di casa  e vuoi affrontare una volta per tutte le tue problematiche, contattami attraverso uno dei canali che preferisci.

MT

Una dimensione nascosta

  Siamo portati a credere di sapere chi siamo: pensiamo di conoscere le nostre reazioni, le nostre paure e ciò che ci motiva. Eppure, quant...