sabato 30 gennaio 2021

Soffrire per te.



Hai mai pensato a quanto potrebbe essere utile una persona che, soffre al posto tuo per i tuoi problemi? 

Bene, questa è, a grandi linee, la trama di un libro di fantascienza che ho letto molti anni fa. 

Il protagonista della storia, quando aveva un pensiero che lo disturbava, poteva ingaggiare, pagando profumatamente un'agenzia, una persona istruita apposta per essere preoccupato al suo posto.

I servizi e i relativi costi variavano a seconda dei casi: era possibile un servizio per un lieve problema che costava un tot, oppure spendere un po’ di più per una serie di disturbi più complessi. 

Sono certo che se fosse a disposizione anche nella realtà, nella vita vera, qualcuno lo userebbe volentieri, anche se nella maggior parte delle problematiche di competenza degli psicologi, non basterebbe un “ritratto di Dorian Gray” per metterle a posto.

Ambiente ed esperienze sono una delle principali cause di disturbi e problematiche. Più di quanto non si pensi.

Ambiente conflittuale ed esperienze frustranti possono mettere in seria difficoltà l'equilibrio psicofisico di una persona. 

La situazione in cui si trovano molte persone è quella di dover sopportare un problema perché non hanno la forza e la motivazione di liberarsene.

Certo, quando hanno iniziato a fare i conti con delle "semplici" difficoltà, spesso si potevano autogestire, ma col tempo molte persone hanno capito che portarsi sempre dietro quelle “palle al piede” impediva loro di avere una vita soddisfacente.

Chiaro che non è l’unico problema, ma se sei costretto a concentrarti eccessivamente su ogni singolo problema, a gestire massicciamente ogni difficoltà e a difenderti dagli attacchi del tuo mondo interno, ti rimangono davvero poche risorse da dedicare al raggiungere una stabilità generale e continuativa.

In situazioni simili è normale che vengano in mente tutte le scelte fatte negli anni, e la conclusione è sempre la stessa: “Se avrò un’altra possibilità, non farò lo stesso errore”.

Questo però non è sufficiente, non sbagliare è il primo passo, ma è necessario sapere che cosa fare.

Fra le tante definizioni, un percorso riabilitativo psicologico che funziona si costruisce non solo evitando gli errori, ma anche sapendo quali passi corretti devi compiere.

Per questo motivo ritengo che fra i miei obiettivi principali ci sia la necessità di fornire gli strumenti per strutturare un percorso che porti all'equilibrio psicofisico, eliminando i problemi. 

La mia formazione, continua per metterti in condizione di trovare il metodo giusto per aiutarti a trovare la soluzione per le tue problematicità su basi chiare e solide.

Se vuoi saperne di più su come lavoro  ===> 3517593213

MT

martedì 26 gennaio 2021

Conosci la risposta giusta?



Oggi non devi limitarti a leggere, ma ho bisogno che tu sia concentrato su quello che sto per dirti.

Un pò come quando si usa l'ipnosi se vuoi. 

Ora descriverò una situazione, poi ti farò le domande alle quali tu dovrai rispondere.

Ecco la situazione.

Una persona interessata a conoscere meglio il lavoro di uno psicologo, ha ricevuto due giorni fa un pacco con del materiale informativo che aspettava con impazienza.

Pochi minuti dopo la consegna del corriere, lo ha aperto e, con la curiosità di un gatto, ha subito guardato le informazioni che riteneva più interessanti.

Il giorno dopo ha preso in mano il resto del materiale che gli è stato inviato e lo ha studiato, scoprendo che quelle parti, che riteneva secondarie, in realtà si sono rivelate incredibilmente più importanti da conoscere.

Oggi è in preda all’indecisione su cosa fare.

Non sa se alzare la cornetta e chiamare quello psicologo, oppure andare da altri  specialisti che potrebbero, a loro volta, fornire altre informazioni utili e gratuite come quelle appena ricevute.

Ora la domanda.

Secondo te, come proseguirà questa storia?

Ti dò tre opzioni.

Opzione 1

La Persona è piuttosto contenta del pacco appena ricevuto e decide di chiamare altri specialisti per avere informazioni riguardo lo stesso trattamento e poi deciderà. 

Opzione 2

La persona è molto contenta del materiale appena ricevuto e decide di aspettare qualche giorno prima di prendere decisioni perché ha paura di essere impulsivo.

Dieci giorni dopo riceve una chiamata dal professionista che gli ha mandato il materiale, ma lo “becca” nel momento sbagliato e decidono di risentirsi appena avrà un momento libero. Succederà quattro giorni dopo.

Opzione 3

Il potenziale "paziente" è soddisfatto del libro appena ricevuto e non sa cosa fare perché non vuole fare scelte impulsive. Quel giorno lo chiama l'autore del libro (lo psicologo) e anche se è un momento “no” decidono di sentirsi il giorno dopo, così potrà fare tutte le domande che vuole allo psicologo che lo ascolterà e scioglierà ogni dubbio.

Scelto? Bene.

La domanda vera è un’altra.

Secondo te, con quale opzione ci sono più possibilità che la persona che ha ricevuto il libro, inizi da subito ad affrontare il suo problema? 

Domanda numero due. 

Se non hai la motivazione al cambiamento come nella “opzione 3”, quanti tempo stai perdendo, convinto di fare nel modo giusto?

Se hai risposto correttamente, dovresti domandarti come fare altrettanto invece di fare la maratona nella richiesta di informazioni.

Anche se potresti ottenere i ringraziamenti da parte di decine di professionisti che ricevono costantemente le tue domande.

Con le prime due opzioni, le più diffuse, succede proprio questo.

Le persone convinte di trovare sempre il momento migliore nel giorno dopo, spendono tantissimo tempo prima di individuarlo. 

Questo è l’errore peggiore che puoi fare.

Spendere troppo tempo solo nel primo punto del processo di trattamento del problema è la strada per renderlo sempre più grande.

Stai per dirmi che ci provi a prendere decisioni pensate e rapide?

Non punterò il dito per dire di chi è la colpa. Se dei materiali divulgativi, dell'aspetto economico o dei professionisti. 

Ma devi sapere che quello che ci rimette sei tu.

C’è un sistema per evitare tutto questo?

Sì.

Leggere e rileggere l'opzione 3 e farla propria, seguendo le orme di quella persona.

Per maggiori informazioni 

====> 3517593213

Saluti 

MT 

martedì 19 gennaio 2021

Usa l'ipnosi in 4 mosse



Non sperare che sia io a scrivere qualcosa del genere.

Se uscisse dalla mia penna questa frase, conoscendomi, non crederesti si tuoi occhi. 

Mi stupisco di come molti professionisti e sedicenti guru possano pensare che nel mondo del benessere psicofisico ci siano ancora dei “faciloni” che credono a delle banalità simili.

Purtroppo, anche oggi sto leggendo l’ennesimo articolo, anche incredibilmente piuttosto condiviso, che “la fa troppo facile”.

Banalizza eccessivamente le conoscenze che deve avere uno specialista in ipnosi, e ti porta a credere che con quattro semplici  mosse anche il più sprovveduto può applicare la tecnica ipnotica a tutto. 

Secondo loro l'ipnosi, oltre ad essere di facile applicazione, è come il nero: sta bene su tutto. 

Ben inteso, l’articolo in sé non riporta delle falsità, e capisco anche il voler regalare dei concetti di facile lettura, ma ridurre lo strumento ad una pillola della salvezza per ogni problema o disturbo lo trovo al limite del credibile.

L'anno scorso in particolare, sono crollati tanti veli che nascondevano la realtà nell'uso di tante tecniche, e oggi anche chi guarda da lontano il mondo della cura, in generale, di problemi che riguardano la mente, finalmente vede che salti mortali deve fare una persona che vuole riuscire a lasciarsi alle spalle i propri problemi. 

Tutti quei modi di pensare estremamente riduttivi e semplicistici hanno l’effetto di influenzare le scelte di chi ne viene in contatto, e i risultati si traducono spesso nell’adottare strategie o strumenti (da autodidatta) senza senso con scarsi risultati e, molto spesso, con seri rischi per il proprio benessere.

È diventata un'impresa eroica tentare di far capire a molte di quelle persone che incappano negli articoli di cui sopra, che  non servirà leggere un articolo del “influencer” di turno che rivela al mondo di aver trovato in cantina la pietra filosofale della trance ipnotica. 

Per contro, stare a contatto e chiedere informazioni a specialisti capaci è il modo più efficace per influenzare positivamente le proprie azioni.

Cosa intendo per capaci in questo caso? 

Che hanno ben presente di quanto l'ipnosi richieda studio e formazione continua e tanta tanta dedizione. 

Un fattore di crescita, che consente di andare nella direzione giusta, è, inoltre,  il potersi confrontare con persone che vivono immersi nella stessa realtà, affrontano gli stessi problemi e ne condividono le soluzioni.

Perché ciò funzioni, è necessario che questo “micro mondo” sia composto solo da persone selezionate, ovvero specialisti qualificati e utenti che hanno provato e beneficiato dell'ipnosi. 

Questo è l’ambiente che da sempre cerco di ricreare quando spiego alle persone che mi contattano, che cosa si fa, dall'inizio alla fine, in una seduta di ipnosi. 

Potrai sperimentare gli effetti positivi del conoscere un ambiente chiaro, ricco di informazioni utili e comprovate da anni di studio e ricerca.

Contattami tranquillamente quando vuoi qui ====> 3517593213

A presto. 

MT 

sabato 16 gennaio 2021

Tecnologia o uomo?



Quello di digitalizzare il lavoro e, dove possibile, escludere i dipendenti in carne e ossa è un miraggio inseguito da parecchi imprenditori e dirigenti visionari.

Il 2020 è l’anno che, per via del covid, ha fatto accelerare moltissimo l’utilizzo di tecnologie che hanno realizzato questo obiettivo in diversi settori.

Un articolo recente di una prestigiosa rivista internazionale di psicologia, mette in evidenza alcuni trend e, secondo gli specialisti, alcuni campi di utilizzo hanno “saltato il fosso” e manterranno in pianta stabile la sostituzione uomo/macchina.

Principalmente, si parla con entusiasmo di software che sostituiscono i dipendenti ad esempio:

  • nella gestione di piattaforme per servizi finanziari;
  • nelle operazioni di cassa in banca, con conseguente scomparsa degli sportelli;
  • nella gestione delle vendite online da parte degli e-commerce.

A seguito di questa evoluzione, sono aumentate le  persone che si domandano se le nuove tecnologie saranno in grado di contrastare da sole i disturbi e le problematiche di tipo psichico. 

Ma è la soluzione giusta ai problemi che fino ad oggi hai portato fra le quattro mura di uno studio?

Ragiona per un momento sulla motivazione che spinge molte persone a domandarsi sulle potenzialità di questa sostituzione.

In genere si cerca un vantaggio economico e, forse, meno difficoltà che sono tipiche dei rapporti tra persone.

Passando per la ricerca di un’efficienza “standard” garantita e un miglioramento delle prestazioni, potendo contare su presenza 24 ore su 24.

Sulla carta potrei avvicinarmi a comprendere un minimo ogni soluzione che può migliorare anche di poco, il trattamento dei disturbi di tipo psichico. 

Ma sei certo che sia magari un software la soluzione?

La sostituzione dello “strumento uomo” ha senso se ti dà effettivamente dei vantaggi che si traducono, in questo campo, in benessere. Un miglioramento netto di una condizione. 

In questo ambito affermazioni come: “migliorare le performance” può essere insidiosa e magari ingannevole, perché uno psicologo virtuale potrebbe compiere interventi più mirati e più struttursti, ma non garantisce che potrai stare meglio. 

L’elenco dei campi di impiego in psicologia che presenta l’articolo non è adatto a questa evoluzione.

La maggior parte di quelle voci è legata alla riabilitazione psicologica, e per questa mansione serve l'interazione, la relazione, il calore umano perché sono ancora l’arma migliore. Non so se lo saranno per sempre. Per ora è così. 

“Ma quindi mi stai dicendo che l'intelligenza artificiale non potrà mai fare psicologia?”

Non esattamente.

Come per altri campi, anche in psicologia non esiste quella online, che chiameremo "fai da te" e quella offline, che potremo definirla "in studio" ma solo l'efficacia.

I mezzi attraverso il quale una persona cerca di far fronte ai propri problemi sono  vari, ma ad interagire attraverso una relazione con chi sta affrontando un problema, ad oggi, ci deve essere sempre un’altra persona. 

Ovviamente è meglio se è capace, efficace e preparato.

Non dico che in futuro lo scenario non possa essere questo, ma a te servirà sempre lo strumento che ti farà stare meglio, che sia in grado di trattare nel modo più efficace il tuo problema.

A questo scopo non basta trovare le informazioni migliori, quello che devi possedere è lo strumento tecnologicamente più all’avanguardia ossia un buon professionista. 

E cosa intendo per buon

Intendo quello che oltre ad essere qualificato e preparato é quello con cui ti trovi meglio nella relazione. 

Che dire.. buona ricerca e se vuoi maggiori informazioni..

Contattami pure qui ====> 3517593213

Saluti 

martedì 12 gennaio 2021

Tutti nello stesso mare.



Nonostante io stesso lavori e studi con impegno da diversi anni, non avrei mai immaginato di trovarmi in una situazione di lockdown totale. Ed ovviamente dei sui effetti. 

Tutto ciò ci sta insegnando e sta mettendo a nudo la nostra fragilità. 

In questo periodo abbiamo messo da parte molte nostre esigenze rimanendo chiusi in casa in attesa che tutto passi.

La pandemia sta anche mettendo a nudo la fragilità del nostro equilibrio psicofisico in particolare di tante persone che hanno dovuto fare i conti con questioni economiche. 

Un momento storico simile ha peggiorato molte e molte disturbi già in essere. 

Una situazione del genere e molte persone hanno dovuto rivolgersi a specialisti della sfera psi. 

Queste sono fatti che devono far meditare su ciò che stavamo costruendo e soprattutto su ciò che dovremo costruire in futuro.

A che cosa e a chi mi riferisco quando parlo di costruire? 

Questo è un momento di grande cambiamento interiore e le persone dovranno pianificare le prossime attività con una visione chiara di ciò che sarà necessario portare avanti.

Costruire appunto. Ma cosa? La propria salute. 

Abbiamo imparato che le turbolenze sono pericolose, e le crisi mondiali e nazionali non sono eventi che indipendenti ma hanno enorme influenza sul singolo. 

Questa breve “fotografia” l’ho presa in prestito dai quotidiani degli ultimi mesi. 

Aggiungo ancora un appunto che manca e che ogni persona dovrebbe capire: queste turbolenze colpiscono tutti, indistintamente.

Però l’effetto che hanno sulle difficoltà e sui disturbi già presenti non è sempre uguale.

Quello che può fare la differenza nell'affrontare il tuo disturbo sei proprio tu. Con le tue decisioni e le tue conoscenze.

Per questo motivo voglio riportare questi quesiti, che rimandano ad argomenti sui quali dovrai essere informato:

- é sufficiente dire ad una persona depressa "SORRIDI"? 

- é sufficiente dire ad una persona ansiosa "CALMATI"? 

- é sufficiente dire ad una persona malata grave "RILASSATI"? 

- é sufficiente dire ad una persona con demenza "RICORDATI"? 

- é sufficiente dire ad una persona fobica "CALMATI"? 

La persona non è mai il sintomo, tuttavia questo va accolto - studiato - trattato

Se vuoi approfondirne la conoscenza, ti invito a prenotare un Lunedì Sera Psicologico.

MT 

martedì 5 gennaio 2021

Una seduta



Se leggi da un po' di tempo ciò che scrivo saprai che sono una persona molto attenta alle tecniche e agli strumenti più efficaci per aiutare le persone a risolvere i loro problemi. 

Sono sempre alla ricerca di studi e ricerche che confermino la validità di alcuni interventi piuttosto che altri. 

E sai perché sono così scrupoloso?

Perché esercitare bene il mio mestiere non è assolutamente facile, soprattutto al giorno d'oggi.

Oggi tutto scorre molto velocemente e, anche nel mondo della psicologia, gli interventi sono soggetti a continui cambiamenti.

“Cambiamenti?”

Ebbene sì, continui cambiamenti. Ti faccio un esempio. 

Recentemente ho letto un articolo davvero interessante riguardo uno studio condotto negli Stati Uniti presso il Kaiser Permanente, una delle più grandi organizzazioni sanitarie degli Stati Uniti. 

Lì vennero constatati 3 punti significativi in ambito psicologico:

- uno è il numero più frequente di sedute fatte nei trattamenti psicologici

- tra il 20 e il 50% delle persone sceglie di fare una sola seduta

- fino all’80% di esse riferisce di aver risolto il proprio problema o di stare meglio grazie a quell’unica seduta

E sai cos'ha comportato questa ricerca? 

Te lo spiego subito. 

Questa e altrettante successive ricerche hanno confermato quella che pare essere sempre più una realtà di fatto. 

Ovvero:

una sola seduta può essere grandemente efficace in una grande quantità di casi. 

Mi riferisco a semplici difficoltà ma anche a problemi più invalidanti. 

Cosa significa questo?

Dimostra che questo modo di intervenire, è principalmente un approccio al lavoro che viene fatto in seduta che si propone di ottenere il massimo da ogni incontro. 

Voglio essere ancora  più esauriente e quindi ti posso dire che questo modo viene facilmente integrato nel proprio specifico lavoro riducendo così i tempi di intervento. 

Detto in parole povere questo sistema, fornisce un aiuto concreto e immediato. 

Capisci perché presto molta attenzione alle ricerche e agli studi? 

Bene.

Da quando ho iniziato la mia professione, ogni tanto mi pongo questa domanda: “come posso aiutare nel minore tempo possibile questa persona a stare meglio?"

In questo interrogativo viene riassunto un concetto molto importante che è alla base di tutti i miei articoli e di tutti i miei contributi: massimizzare gli effetti di ogni singolo incontro. 

Nel 2021 se vuoi portare avanti un lavoro stando alle caratteristiche della realtà che stiamo vivendo, devi necessariamente essere il più efficace possibile. 

Considerare ogni singola seduta come unica può rappresentare un valido strumento per rispondere a tutte le esigenze sopra evidenziate. 

Questo metodo si concentra sulle risorse delle persone e sulla loro capacità di superare le difficoltà. 

Ho voluto darti un'anticipazione di uno dei metodi che utilizzo normalmente nel mio lavoro, per farti comprendere come, oltre ai mille impegni che hai ogni giorno se vuoi potrai prendere in considerazione di risolvere quel problema che tanto ti assilla, sapendo di poter provare un metodo che punta soprattutto l'efficacia. 

Un caro saluto 


MT 

sabato 2 gennaio 2021

L'effetto farfalla



"Può il batter d'ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?" fu il titolo di una conferenza scientifica tenuta nel 1972.

In questa conferenza, tenuta mezzo secolo fa, venne esposta una teoria che ebbe origine da osservazioni metereologiche, e riguarda il fatto che anche una piccolissima variazione in un calcolo provocherà degli effetti a catena che porterà a ottenere dei risultati sempre diversi.

Ipersemplificando, l’“effetto farfalla” è quel concetto che proprio oggi ci fa dire: “Dove sarei oggi se un anno fa non fosse scoppiata la pandemia?”.

Ci hai mai pensato?

Se tu dovessi intraprendere un percorso di riabilitazione psicologica oggi considerando tutti gli effetti della pandemia sulla tua vita, rifaresti proprio tutto allo stesso modo? 

Io mi pongo spesso la domanda: “Se dovessi iniziare oggi un percorso, lo rifarei uguale?”.

Ci ho pensato, e la risposta è stata “si”!

Poi ho ragionato su cosa farei oggi se dovessi ripartire da zero e con la risposta ho scritto questo articolo. 

Troppo spesso chi inizia un percorso, si limita a seguire poche regole viste su internet. Lette queste prova questa strada. 

Se in passato era la norma e poteva funzionare, sappi che oggi non è sufficiente agire così per trovare la strada giusta per risolvere un problema. 

La pandemia ha complicato le cose. 

Rivolgendo il ragionamento al futuro, invece, dovresti domandarti se stai facendo le scelte corrette per andare nella direzione del trattamento giusto per te. 

Ti voglio dare un primo accenno di come trovare la tua strada per trattare le tue difficoltà.

In questo modo potrai iniziare a costruire l’armatura per affrontare il problema, un armatura in grado di trasformare le  tue risorse personali in strumenti efficaci da utilizzare.

Allora: 

questa situazione portata dal contagio da virus, ha messo in crisi il modello di consulenza psicologica e riabilitazione tradizionali

A causa del Covid-19 gli strumenti tecnologici e operativi, fino ad ora si sono tradotti in consulenze telefoniche o via Skype, non discostandoci da una concezione uno a uno dell’intervento.

Anche a distanza una volta aver acquisito,  ad esempio, l’abilità di identificare le idee irrazionali attivate in una data situazione, risulta necessario compiere il passo decisivo ovvero, metterle in discussione

La discussione si compone soprattutto di tre fasi principali:

1. Mettere in dubbio la validità e la consistenza delle convinzioni irrazionali

2. Discutere  tali convinzioni

3. Sviluppare ed acquisire idee alternative, più razionali ed adeguate.

Cosa è quindi fondamentale? 

Innanzitutto abbandonare le vecchie idee che non ci aiutano per mezzo di discussioni caratterizzate da una serie di domande tese a individuarne l'illogicità.

In particolare nei Lunedì Sera Psicologici ti mostrerò come trovare la tua strada per trattare e risolvere i tuoi problemi così da.. 

elaborare una visione razionale della realtà. 

Maggiori informazioni sui  Lunedì Sera Psicologici ====> 3517593213.


Una storia attuale

In una calda mattina d'estate, Elena si recò nello studio del dottor Rossi. Da mesi, forse anni, lottava contro ansia e stress, e immagi...