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martedì 26 maggio 2020

Lo studio dello psicologo: quello che di solito dalle foto non si vede




Lo studio professionale dello psicologo è un luogo, per certi versi, anche piuttosto conosciuto. Non poche persone infatti valutano le competenze del professionista anche in funzione dell'arredamento del studio.

I giudizi e le opinioni migliori li ricevono le stanze ordinate e accoglienti, con elementi morbidi e colorati come tappeti e cuscini.

Meglio ancora se alle spalle del dottore è appeso un Monet.

Gli studi professionali degli psicologi ovviamente, possono essere di molti tipi e ognuno cercherà di trovare il giusto equilibrio tra la funzionalità degli spazi e l'atmosfera di tranquillità da trasmettere alla persona.

Ma di qualsiasi tipo siano, sono affascinanti.

Scrivanie moderne, minimal o retrò. Poltrone comode, colorate, morbide. Lampade eleganti o moderne. Tappeti o quadri ricercati.

No non siamo nell'Austria freudiana dei primi del '900, grand parte degli studi oggi sono così.

Per saperlo basta dare un'occhiata ai tanti siti o riviste che parlano di arredamento professionale.

Quello che le riviste specializzate o internet non dicono è che gli studi sono fatti sì di tutte queste cose, ma soprattutto e prima di tutto dello specialista dentro.

"Di che cosa mi vuole parlare?" 

Spesso si parte così con una (apparentemente) semplice domanda. Una domanda posta da una persona che cercherà di non sciupare mai il prezioso tempo della persona che si è rivolta a lui. Utilizzerà questo spazio in modo meticoloso, con la parola e la tecnica.

Non si limita ad ascoltare e a parlare. Cura.

Avete presente le discussioni più o meno interessanti di un gruppo di persone?

Ecco: nello studio dello psicologo non c'è dialogo che sia uguale ad un altro, che abbia la stessa intensità, lo stesso tema, le stesse parole. Eppure ciascun dialogo ha un'intensità, un  tema e delle parole magistralmente studiate per ottenere il risultato migliore possibile.

Questo significa che il colloquio non è una chiassosa chiacchierata (per quanto piacevole) al bar, ma uno strumento che, in proporzione, somiglia più ad un parlare sottovoce.

C'è qualcuno (lo psicologo) che con inimmaginabile pazienza ordina le parole e i pensieri della persona che gli sta di fronte, affinché nuove parole e soprattutto nuovi pensieri possano crescere e fortificarsi.

Qualsiasi siano lo scopo della visita e la specializzazione  dello psicologo c'è sempre un problema da affrontare.

E c'è sempre uno specialista pronto a mettere a disposizione i propri strumenti.

Il risultato è che ogni singola parola, ogni riflessione sarà tagliata esclusivamente per quella persona con quel problema.

Tutto questo per dire che dentro lo studio non avvengono miracoli ma risultati di applicazioni di tecniche ben precise. Lo studio dello psicologo è disciplinato al pari di altri studi professionali. La precisione non deve essere meno clemente.

Se un problema non viene affrontato, col passare del tempo si arroccherà o piuttosto peggiorerà. Per accorgersene basta proprio uscire da uno studio.

Si, hai letto bene: uscire non entrare.

La scelta è tra entrare in uno studio e restare fuori, ovvero scegliere di non fare nulla. Si tratta sempre, in fondo in fondo, di prendersi cura di se stessi.

E per prendersi cura di se stessi occorre farsi aiutare.

MT

Studio a Ivrea --------> QUI

Studio a Torino --------> QUI

sabato 23 maggio 2020

Gli errori di valutazione





E' inutile e forse dannoso continuare a dire che il momento che abbiamo vissuto negli ultimi mesi e che forse vivremo ancora per qualche tempo, è dannoso.

Lo sappiamo.

Ovunque, dalla tv, alla carta stampata, ai social hanno fatto di tutto per ricordarcelo, qualora non c'è ne fossimo accorti.

Temi di natura epidemiologica, economica, sociologica li lascio ovviamente agli addetti ai lavori di quei settori, perché a me interessa come reagisce la persona in questo periodo. I miei pazienti, ma anche i miei famigliari, i miei amici e le persone che conosco.

In modo particolare in questo articolo vorrei vedere con voi quanto è importante prendere delle buone decisioni. Per prendere delle buone decisioni, mettitelo bene in testa è importante comprendere bene che cosa sta accadendo di fronte ai nostri occhi e intorno a noi.

Non solo. E' decisamente importante sapere che le decisioni che prendiamo oggi avranno delle conseguenze. Una scelta oggi, in questo momento (come leggere questo articolo) avrà degli effetti oggi o domani.

Perché dico questo?

Lo dico perché le situazioni di crisi mettono a dura prova la nostra interpretazione della realtà e degli eventi, impedendoci o ostacolandoci nel prendere delle buone decisioni.

Ho letto recentemente un articolo passatomi da un collega, uscito su una rivista inglese che parla degli effetti delle decisioni affrettate. L'articolo afferma che un campione significativo di persone nell'ultimo periodo sono state incapaci di recepire correttamente le informazioni che arrivavano in merito alla pandemia, impedendole in questo modo di agire in modo efficace e rapido.

Per quale motivo?

Per un motivo tecnicamente molto semplice. Queste persone hanno commesso un errore. Ma quale?

Quando leggevano le informazioni, o per essere più realistici, venivano investiti dalle notizie sul Coronavirus, attribuivano maggiore credibilità a quelle che confermavano la loro ipotesi iniziale, sminuendo o certamente ignorando tutte le altre.

L'obiettivo dell'articolo non è certamente quello di stilare una classifica degli errori più comuni. E' importante invece che leggiate fra queste righe come si fa a capire meglio i fatti che ci accadono per poter prendere le decisioni migliori, evitando di mettere il piede nella fossa della sofferenza.

Non mi dilungo su che cosa sono questi errori, ne parlerò volentieri in un'altro articolo. Oggi, mi basta solo che sappiate che normalmente, tutti noi, semplifichiamo i dati di realtà provenienti dal vivere quotidiano, procedendo sulla base delle nostre esperienze pregresse. E' una scorciatoia insomma.

Il nostro cervello se può prendere la via più comoda ma soprattutto più veloce, la prende.

Queste scorciatoie generalmente funzionano bene o abbastanza bene. In generale appunto.

Cosa succede se invece di ragionare, anche in modo sbrigativo, partendo dai dati di realtà, scegliamo di "conversare" sulla base di credenze o percezioni sbagliate?

Che queste scorciatoie ci porteranno in vicoli ciechi. In sostanza se cominciamo a ragionare male, il risultato sarà pessimo. Un pò come per i computer.

Torniamo agli errori di valutazione che hanno commesso le persone protagoniste dell'articolo sopra.

Li chiamerò pre opinioni di conferma. Cosa succede quando parliamo di ansia?

Molti disturbi ansiosi nascono e si mantengono a causa di rigide credenze, queste pre opinioni di conferma appunto.

Una persona che soffre di ansia, un ansia che la fa soffrire e stare male, si concentra solo sui pensieri minacciosi riguardanti gli scenari che dovrà affrontare, cercando conferme in ogni direzione dei propri timori.



           QUANDO C'E' TROPPA GENTE VADO SEMPRE IN ANSIA: SE C'E' TANTA GENTE IO ME NE VADO

                                                                                        ↓

                                                                quel locale è sempre pieno poi...

                                                                                        ↓

                                                          è sabato sera e tutti escono il sabato sera

                                                                                        ↓

                                                a maggio tutte le persone escono per andare nei locali

                                                                                        ↓

                                                               (ci sono tre persone sulla porta)

                                                                                        ↓

                                                                come pensavo il locale è pieno

                                                                                        ↓

                                                                                  ANSIA

                                                                                        ↓

                                                                                me ne vado  


A dimostrazione di quanto sia forte questo modo di ragionare nell'ansia, c'è il fatto che molte persone continuino a sottostimare il rischio di questo di questa loro condizione avendo a disposizione articoli e articoli come questo che li mettono in guardia.

Se ti ritrovi spesso in una situazione tipo quella sopra (e ti fa stare male) e vuoi provare a superare quegli scogli ti consiglio di prenderti ancora qualche minuto e continuare a leggere.

Proviamo a vedere insieme delle possibili soluzioni che possano aiutarci ad abbandonare le pre opinioni di conferma. Utilizziamo quando capiamo possano aiutarci, quattro strategie ben definite:


1) Formuliamo più ipotesi          →          Ci aiuterà a ragionare in maniera più flessibile, lasciando stare il modello "giusto/sbagliato" che generalmente conduce a risposte frettolose e poco imprecise.

2) Confrontiamo fra loro le informazioni delle varie ipotesi          →          Ragionando un pò di più, scegliamo quella più vicina ai nostri scopi. 

3) Valuta i tempi di realizzazione          →         Ragionamento e scelta implicano investimento di tempo. Tienine conto senza esagarere.      

4) Avere fiducia nelle nostre decioni          →         Dobbiamo essere consapevoli della forza delle nostre scelte (ragionate).



Soffrire di ansia non è certo la condizione più piacevole del mondo. Le cose da fare nell'arco della giornata sono pressochè infinite e se, per caso, ti è capita di patire questo disturbo, sai benissimo che nessuno, a parte te stesso, nessuno ti aiuterà. 

In un secondo momento ti potranno aiutare gli specialisti come me, ma andiamo per gradi. Un passo alla volta. 

Un altro errore di valutazione può condurti a non fare nulla, a stare li fermo e quindi a star male. Questa pre opinione consiste nella tendenza a mantenere la condizione attuale, sopravvalutando la possibilità di effetti negativi sulla propria vita e sottovalutando ovviamente i vantaggi.

Supponiamo che tu stia dando da fare per stare meglio, che tu abbia trovato libri validi, articoli utili e che ti stia costruendo una strategia "salvagente" per i tuoi problemi. Esiste tuttavia il rischio che tutta la fatica vada persa per sempre. Un pò come se tu stessi riempiendo tutto il giorno un secchio bucato senza essertene minimamente accorto. 

Per questo motivo, che tu abbia già una tua strategia o che tu non abbia ancora mosso un dito, è fondamentale che tu possa confrontarti con uno specialista di ansia, che ti possa supportare in un trattamento efficace per curare questa condizione così spiacevole e fastidiosa.

MT










martedì 5 maggio 2020

Hai studiato?





Immaginiamo per un istante di tornare indietro a quando sedevamo fra i banchi di scuola. Prova ad immaginare di essere uno studente e di non esserti preparato per l'interrogazione del giorno.

Entri in classe. Ti siedi. Quando arriva il professore chiama proprio te, per primo. Al termine della tua performance il professore segnerà sul suo registro il brutto voto che molto probabilmente influenzerà il verdetto finale: bocciatura o promozione.

Sai perchè ti ho fatto questo esempio?

Perchè nella mia professione ho conosciuto tante persone. Tante tipologie di personalità. Tanti caratteri e tra queste se ne distinguevano essenzialmente due:

1) la persona determinata a cambiare, ad affrontare con decisione i suoi problemi

2) la persona poco propensa al cambiamento perchè vissuto come naturale conseguenza della vita 

Ora, non è mia intenzione precisare ulteriormente sulla seconda tipologia di persona, perchè, specialmente in un periodo critico come questo, sarebbe sconveniente.

In questo preciso momento voglio soffermarmi su tutti coloro che, nonostante la quarantena, la perdita o sospensione del lavoro, riescono a continuare a raccogliere i frutti dei loro percorsi terapeutici. 

Ti potrà sembrare strano, forse ti suonerà anche assurdo o estemporaneo, ma in questo periodo di stallo quasi totale della società, alcuni miei pazienti hanno ottenuto risultati significativi, piccoli cambiamenti rappresentativi. 

Tra questi c'è Silvio (il nome per ragioni di riservatezza è di fantasia) che qualche giorno fa mi ha mandato una mail molto dettagliata come testimonianza dei risultati ottenuti con il mio metodo.

"Dopo 30 giorni chiuso in casa per il virus, la mia stabilità era ai limiti. Una stabilità frutto di un lungo percorso, di lacrime e di sorrisi. 

In una situazione del genere, con la cassa integrazione e l'impossibilità di uscire se non per reali necessità, non mi restava che piangere.

Ma di piangere per una situazione al di fuori del mio controllo non ne avevo alcuna voglia, nè tantomeno di arrendermi.

Così mi sono dato da fare ed ho confermato la seduta che avevamo in programma. Ebbene il rapporto professionale e di fiducia che abbiamo costrituito insieme, ancora una volta si è rivelato prezioso e fondamentale per ritrovare quell'equilibrio messo in pericolo da una situazione eccezionale".  

Nonostante il momento difficile Silvio ha deciso di mettere in pratica buona parte di quanto appreso nel suo percorso riabilitativo e di dare uno spintone a quei pensieri che gli suggerivano di stare chiuso in casa a rimuginare sulla situazione avversa della nazione.

"Ho deciso di venire in studio perchè ho sentito come un campanello d'allarme e, come ben sai, adesso sono in grado di coglierli. Come quando tempo fa ho iniziato il percorso e mi hai aiutato a ripercorrere tutto quanto mi dava sofferenza oggi ho trovato quelle sicurezze che non avrei trovato restando a casa."

Come puoi capire dalle sue parole, Silvio è una persona molto determinata che non si è limitato ad aspettare per vedere come sarebbe stato dopo la fine della quarantena, ha continuato ad andare avanti nel suo percorso di cura. 

"Di persona o via Skype non cambia molto sinceramente, grazie al supporto che mi hai fornito sono riuscito a stare proprio meglio, più presente e decisamente molto, ma molto meno preoccupato".

Per concludere, Silvio mi ha precisato che i periodi in cui ci sono delle situazioni difficili per tutti, possono essere utili per trarne degli insegnamenti e rimettersi in gioco.

"Durante i periodi di difficoltà come questo può venire fuori il meglio da ognuno di noi, ma ci vuole una guida fidata e professionale che ti indirizzi. Grazie per l'impostazione che mi hai dato. Grazie"

Sicuramente non è immediato fare quello che ha fatto Silvio e avere la sua consapevolezza.

Ci vogliono determinazione e grande forza di volontà. 

Queste sono le caratteristiche essenziali presenti in tutte quelle persone come Silvio che hanno scelto un percorso riabilitativo altamente terapeutico, all'interno del quale, ritrovare stabilità e benessere mentale. 

Se mi segui da tempo, sai perfettamente che il mio metodo è lo strumento perfetto per trovare ciò che ti serve per  andare nella direzione dello stare meglio risolvendo i problemi che gravano da troppo tempo sulla tua quotidianetà.

Pensaci bene.

MT


sabato 2 maggio 2020

Sedute online. Questo è il dilemma





Come ho già detto molte volte, essendo un punto per me piuttosto determinante, per conoscere la strada giusta da percorrere per risolvere i propri problemi, devi saper analizzare a fondo anche la situazione del momento, per capire cosa funziona bene del passato fino ad oggi e cosa invece deve essere riscritto da zero adattandosi al futuro.

Proprio per aiutarti a consolidare questa concezione, voglio portarti un esempio che arriva dal lato opposto della linea temporale, parlandoti di un modo di operare degli psicologi consolidato nelle ultime settimane, in pieno periodo lockdown.

Mi riferisco al colloquio online, attraverso tutte le sue possibile forme, il cui obiettivo è garantire, tramite la piattaforma tecnologica che si preferisce, la possibilità di entrare nello studio del professionista stando comodamente seduti sulla poltrona di casa.

Questa tipologia di servizio, lanciato pochi anni anni fa, è attivo su tutto il territorio nazionale oggi più che mai, è a pieno regime.

Seguendo una statistica nemmeno troppo aggiornata, esattamente del 2017, in Europa il 30% dei percorsi terapeutici viene fatto a distanza.

Come funziona?

E' molto più semplice di quello che si può pensare:

1) Si prende un appuntamento

2) Ci si vede quel giorno alla tal ora (ad esempio) su Skype

3) Si fa il trattamento

In sostanza è tutto qui. 

Il trend dei beneficiari di questa forma era in fase di crescita già da prima dell'emergenza, per tutta una serie di ragioni che ora non tratterò ma rimanderò ad un prossimo articolo. La situazione in corso ha per forza di cose accelerato lo sviluppo, e le previsioni dicono che la percentuale aumenterà nei prossimi anni. 

Se le varie fasi della nuova quotidianità che ci apprestiamo a vivere impongono dei cambiamenti anche piuttosto ferrei, il mio obiettivo è quello di migliorare ancora di più questa tipologia di terapia, muovendomi in quella direzione in modo organizzato e preciso.

Questo riguarda me.

E tu? 

Come ti dicevo prima, il tuo obiettivo è quello di analizzare con cura e a fondo la tua situazione, la tua quotidianità, le tue difficoltà e le strategie che hai adottato fino a questo preciso momento per contrastarle. 

Se hai fatto come ti dico sai cosa funziona e cosa no.

Individuati i problemi che non riesci (e non puoi) risolvere da solo, li puoi affrontare con uno specialista. Scegliendo tra il recarti nello studio professionale e il restare comodamente a casa.

Non importa se quello che funziona arriva dal passato (studio) o da idee moderne (skype). Quello che a te interessa è che funzioni per te.

Il mio modo di trattare anche le sedute online serve proprio a questo. A far funzionare al meglio il trattamento. 

Alle persone che si rivolgono a me sono riservati interventi altamente specifici per la richiesta portata, trovando la strategia adatta e naturalmente più efficace.

Le strategie e le tecniche che utilizzo sono quelle che applico nel mio modello di trattamento e chiaramente è un modello che non puoi trovare da nessun'altra parte. 

So che il modo online può sembrare strano, ma lo è solo perché non ci siamo abituati.

Le persone con cui faccio le sedute online sono quelle che vorrebbero vedermi, ma che non possono raggiungermi fisicamente.

Come ho già detto la sostanza non cambia, e, sulla base delle tue esigenze se sei più indirizzato verso un consulto online devi sapere che i vantaggi sono i medesimi di una seduta in studio.

In qualità di persona che cerca un aiuto, quindi, il tuo obiettivo è quello di essere in grado di mettere insieme entrambe le cose, guardando i servizi  che ti circondano e  provando a capire cosa funziona e cosa no e cosa funziona meglio.

Sempre sulla base dei come sei tu e degli obiettivi che ti stabilisci.

Riuscire già in questo compito non è semplice , ma è perfettamente fattibile.



A presto

Dott. Massimiliano Trossello


lunedì 27 aprile 2020

Il cambiamento mette in difficoltà






Prima o poi, in un modo o nell'altro, chiunque viene messo di fronte al cambiamento: la salute, il lavoro, le relazioni, solo per dare un nome ai più conosciuti. La predisposizione nel' avere una chiara idea di che cosa bisogna fare in questa situazione, consiste nell'anticipare questi cambiamenti e nel prepararsi al nuovo futuro.

Questa condotta non è la stessa cosa del cambiamento operato per il puro amore del cambiamento.

Tutte le persone che hanno incontrato grandi difficoltà di fronte al cambiamento degli eventi non sono cambiate abbastanza in fretta.

Ma il loro più grande errore non stava nella velocità del cambiamento. Stava nella sua direzione. 

Mi spiego meglio.

Un cambiamento ad esempio lavorativo pone la persona di fronte ad un dilemma: opporsi e magari andare in balia della disperazione o seguire la corrente cercando nuovi stimoli?

I libri di psicologia sono sono pieni di storie di donne e uomini che hanno visto da vicino il buio della vita per essersi opposte in modo maladattivo al cambiamento.

Ovviamente le persone devono adattare le proprie strategie per, invece, avvantaggiarsi del cambiamento quando si verifica. 

Ci sono tre modi fondamentali per farlo. 

Quattro sono in genere efficaci, mentre uno non lo è.

I tre modi di reagire al cambiamento sono: 

1) Non decidersi tra due possibilità, tenendo il piede in due scarpe. Questo è il metodo più popolare e anche il meno efficace. Diciamo che è il modo tradizionale di affrontare l'imprevisto. Sono stato lasciato dalla mia compagna, guardo il telefono nella speranza che mi richiami pentita e, nel frattempo, frequento altre signore. Lascerò decidere alla sorte.
Ebbene questa, nonostante la popolarità raggiunta è anche la meno efficace.

2) Buttarsi a capofitto nella nuova situazione. Adottando questa strategia, la persona focalizzerà tutta la sua attenzione e le sue energie sul proprio potenziale, riscoprendo qualità sopite e risorse utilizzabili.

3) Resistere a tutti i costi. Chi lo dice che ad un cambiamento rapido corrisponda un conseguente veloce cambiamento? Resistere alle avversità, mantenendo ben salde le radici nel terreno, è una maniera collaudata per emergere con una corazza ancora più spessa di esperienze.

Detto questo la persona smarrita, confusa, imbrigliata in questa situazione cosa può fare?

Come ho già detto molte volte, deve farsi aiutare scegliendo lo specialista più adatto.

Gli specialisti in questo settore, della salute e del benessere mentale a cui dedicare le tue ricerche, non possono essere costituiti da chiunque entri nel tuo raggio di attenzione o interagisca con i materiali che tendenzialmente maneggi: quotidiani, post sui social, google.

Questo perché, come ormai avrai capito, non tutti i professionisti sono uguali.

E ci mancherebbe.

Per ogni psicologo che, da potenziale, si trasforma nel professionista che ti segue, già dopo pochi giorni, ne esistono almeno altri tre per cui ci vogliono giorni se non mesi per poter aver idea di chi sono e che cosa fanno. 

Se dedichi tutte le tue energie e soprattutto il tuo tempo a comprendere questi secondi specialisti che ho nominato, sicuramente bravi e qualificati è logico che il tuo malessere andrà avanti, aumenterà ed il tuo equilibrio ne risulterà seriamente compromesso, perché, per quanto impegno tu possa mettere nel decifrare i loro contenuti, innanzitutto non è tuo compito e, in secondo luogo, il tuo tempo resta sempre e comunque limitato.

Hai 24 ore al giorno a disposizione come tutti. 

Se in 24 ore, tenendo conto di tutto quanto ti impegna che esula da quanto stiamo dicendo, riesci districarti con grande difficoltà fra siti, blog e social per cercare la soluzione giusta ai tuoi problemi, senza aver riscontro chiaro e sicuro, è ovvio che non stai facendo un buon lavoro. 

E non lo dico io, lo dicono i numeri. Le statistiche. 

Eppure la maggior parte delle persone che vogliono, non necessitano, che vogliono u risolvere i loro problemi continuano a commettere questo errore, nonostante sia così immediato comprendere che, in questo modo, si sprecano tempo e risorse.

Perché questo? Io mi sono fatto un'idea.

Questo tipo di condotta è figlio di un modo di prendersi cura di se stessi che risale a decenni addietro: "Posso farcela da solo, è solo un momento così, quindi cerco di aiutarmi da solo leggendo tutto quello che scrivono i dottori anche se non è proprio così facile". 

Ahimè questo ragionamento è completamente sbagliato e fuorviante e ti allontana inesorabilmente dai veri risultati che puoi ottenere.

E proprio per questo motivo ho messo a punto e a tua disposizione questo blog. 

In un momento storico in cui il panorama della cura e dell'aiuto si sta evolvendo sempre più velocemente e ogni minuto sprecato sono momenti sottratti al tuo benessere, risulta indispensabile conoscere se il tipo di specialista adatto alle tue problematiche sono io.

Questo specialista deve essenzialmente avere tre importanti caratteristiche:

1) Capacità di ascolto
2) Capacità di analisi
3) Assenza di giudizio

Punto.

Se non sai come arrivare a questo professionista, non puoi sperare di stare meglio perché, e solo questione di tempo prima che le difficoltà diventino troppo opprimenti per una gestione autonoma.

Quello di cui hai bisogno, per evitare questa spiacevole conclusione, è metterti in testa il concetto di base: non puoi fare da solo per alcuni disturbi, devi farti aiutare. 

E devi farti aiutare, sicuramente dal professionista che vuoi tu, dopo aver capito chi sia e dove trovarlo. 

Non è che ti svegli domattina e di punto in bianco decidi a chi rivolgerti, questo è ovvio.

Devi trovare quello che più ti convince, ti piace, etc. secondo tuoi criteri personali in modo da indirizzarti a due specifici obiettivi:

1) Trovare il tuo psicologo
2) Allontanare in maniera definitiva le ore perse nella ricerca

E' fondamentale che tu faccia tesoro di quanto hai letto.

Buona ricerca e se vuoi mi trovi qui:


A presto

Dott. Massimiliano Trossello







Una dimensione nascosta

  Siamo portati a credere di sapere chi siamo: pensiamo di conoscere le nostre reazioni, le nostre paure e ciò che ci motiva. Eppure, quant...