giovedì 31 dicembre 2020

Tutto in un ora?


Una delle domande cardine quando si parla di  colloqui psicologici, sedute di ipnosi e via dicendo è sempre: "si esaurisce tutto in un ora?".

La risposta fino a qualche anno fa sarebbe stata: "diciamo che è pressappoco così". 

Come ben sai, però, la mia battaglia per rendere chiara l'informazione in fatto di percorsi di psicologia e ipnosi, è quotidiana e costante.

Per questo motivo, anche quando si parla di durata delle sedute, di informazioni apparentemente poco concrete, voglio la il concetto sia comprensibile anche per chi fa tutt'altro nella vita.

E a quanto pare, come dice Danilo in un suo messaggio, mi capita, a volte,  di raggiungere l'obiettivo:


"In più di un occasione ho avuto la sensazione che ti ricordassi di me

non solo per l'ora in cui sono in colloquio, ma proprio al di fuori delle

sedute. So per certo che studi i metodi più efficaci per aiutarmi e lo si 

capisce anche dai tanti appunti che prendi. E quando ti confronti con i tuoi 

colleghi, ogni volta disponi di strumenti ancora più efficaci. Quindi 

la nostra seduta, ho capito con il passare del tempo, dura molto più di un ora."

Questo ho sempre voluto, che le persone avessero accesso anche a questo tipo di informazioni, forse meno dibattute tuttavia fonte di dubbi non poche volte. 






martedì 29 dicembre 2020

Aprire.


Il cambiamento richiede sempre un tempo diverso per ognuno, anche quando portano ad uno stato di maggior benessere. 

info ===> 3517593213 

lunedì 28 dicembre 2020

Il bias cognitivo



Che cos'è un bias cognitivo? 

E' un errore sistematico che influenza il nostro giudizio e le nostre decisioni. 

Ecco, in estrema sintesi, che cosa è un bias cognitivo. 

Faccio un esempio molto attuale. 

L'errore della conferma. 

Il bias di conferma, é  l’atto di dare retta alle sole prospettive che alimentano i nostri punti di vista preesistenti.

Ovvero, abbiamo come un'innata tendenza a credere alle sole notizie che confermano le nostre convinzioni. Alle nostre idee. 

Se notate nella frase ho usato il pronome "noi"  invece del "loro" .

Questo vuol dire che nella riflessione ho incluso anche me stesso.

Ho preferito utilizzare il noi riferendomi all'intera umanità. A tutta la specie umana.

Per quale motivo?

Per sottolineare ancora una volta l'universalita di queste distorsioni di pensiero quando dobbiamo stimare la probabilità di un pericolo.


Ecco, mi piacerebbe che pensassi se anche tu una volta ti è capitato di dire: “cavoli, questo sono io!“.

Impegnati ad avere maggior consapevolezza di questo bias. 

Ovvero? 

Prova a osservalo, guarda come influenza le tue decisioni e le tue giornate e infine impara a gestirli.

E se non ci riesci da solo contattami al più presto qui ===> 3478721360

Un caro saluto

MT 

martedì 22 dicembre 2020

LSP - Lunedì Sera Psicologico



La copertina di fine anno del Time è da sempre un fenomeno di costume, è riassume in un'immagine l'anno appena passato.

Quella del numero appena uscito resterà nella storia: una copertina a fondo bianco, con l'anno 2020 scritto in nero e una croce rossa sopra, a cancellarlo.

Direi che rende bene l'idea.

L'anno 2020 è stato un anno estremamente difficile e sono tanti quelli che desiderano eliminarlo dalla nostra vita.

Tanti, ma non tutti.

O meglio: non tutti, in questo anno terribile, hanno reagito allo stesso modo. 

Leggendo i giornali mi aggiorno sulla situazione mondiale, ma non mi limito a subire passivamente le notizie.

Il mio lavoro mi porta ad avere contatti con tante persone. Tanti individui che hanno reagito in modo diverso alla situazione. 

E molti hanno proprio reagito, nel vero senso della parola. Hanno seguito un percorso di sostegno e di cura e hanno seguito le indicazioni fornitegli. 

Per tanti che non hanno voluto affrontare adeguatamente le complicazioni psichiche della pandemia, tanti altri hanno invece scoperto potenzialità nuove.

Questi ultimi hanno cercato un aiuto, si sono informati sul sostegno psicologico, sulle sue formidabili potenzialità e hanno iniziato un percorso di tipo riabilitativo.

Non si tratta di persone che hanno dimestichezza con i mezzi di informazione o geni del computer, sto parlando di ogni genere di individui, casalinghe, operai, impiegati, liberi professionisti, studenti, single, sposati, etc. 

Tutti loro hanno beneficiato dei percorsi di aiuto trovando benessere e benefici nonostante il lockdown e le restrizioni.

Nessun colpo di fortuna, solo lavoro su di sè e impegno.

So che l'impegno non ti manca, nemmeno la forza, quello che ti manca è la parte del lavoro su te stesso. Dove puoi trovare le nozioni utili e imparare le tecniche adatte per affrontare il disagio portato dalla pandemia?

Ho creato LSP -  Lunedì Sera Psicologico  un momento informativo e conoscitivo riservato alle persone che desiderano avere maggiori informazioni circa il mio modo di lavorare.

Se hai necessità di saperne di più, il lunedì sera avrai modo di farmi tutte le domande possibili che circa la possibilità di aiutarti a risolvere il tuo problema.

Per rispondere a tutte le tue domande e renderti ancora più semplice poter parlare con me, ho deciso di non farti muovere da casa, ti basterà solo accendere il computer e utilizzare Skype o Zoom o attraverso lo smartphone con Whatsapp. 

La maggior parte delle persone che seguo, sono partite così e oggi, grazie alle prime informazioni e nozioni ricevute, hanno deciso di trasformarle in percorsi.

Lo ripeto, non c'è nessuna formula magica, per ricevere un sostegno ed un aiuto concreto,  hai bisogno solo degli strumenti giusti e li troverai nei percorsi a cui facevo riferimento prima.

Visto che siamo agli scoccioli posso proprio farti una battuta e dirti di inziare l'anno al meglio, contattami qui   ===> 3517593213 e prenota una chiacchierata nel Lunedì Sera Psicologico.

Un caro saluto

MT  


sabato 19 dicembre 2020

Io penso positivo



Oggi parliamo di una frase che trova la sua origine, fin dall'antichità e che ha avuto particolare successo negli ultimi 20 anni.

Mi riferisco alla celebre frase: "Pensa positivo!"

Si lo so ad alcuni di voi, come il sottoscritto, fa letteralmente accapponare la pelle.

Tralasciando il fatto che slogan preconfezionati e frasi motivazionali ad effetto hanno vita breve se non strutturati adeguatamente, il tuo compito ora è individuare quanti più banalità sono presenti nelle righe seguenti.

Cominciamo.

Sono triste, se mi sforzerò, con tutte le mie forze, di essere positivo, diventerò allegro dopo poco.

Ho paura del buio, ma impegnandomi a mille, diventerò coraggioso e spavaldo. 

Ho perso il lavoro, sono disperato. Mi sforzerò giorno e notte a pensare al lato positivo della questione e così facendo tornerò di buon umore.

Allora quante ne hai trovate? 

Vediamo insieme il messaggio che voglio lasciarti sperando lo conserverai con cura.

Partiamo subito dall'origine. Tutto l'universo dei motivatori "alla moda" parlano costantemente di quanto il mezzo più efficace per essere felici, sia il "pensare positivo".

Partiamo,ahimè, non così bene. Perchè? Per una ragione molto semplice. Il pensiero positivo, nella forma di "sono una persona che vale", "sono in gamba", non è assolutamente in grado di migliorare l'autostima.

Perchè ti chiederai..

Perchè, nella maggior parte dei casi, le frasi sono poco credibili.  Un'affermazione del tipo "Sono sempre e comunque una persona meravigliosa", non sarà mai di grande aiuto.

E' decisamente più efficace formare affermazioni credibili solo dopo avere identificato i tuoi punti di forza. 

Perchè vedi, il problema di fondo è proprio questo: le frasi e le affermazioni che possono aiutarti devono necessariamente essere calzate su misura rispetto esclusivamente le tue caratteristiche personali. 

E troppo spesso non è affatto così e l'unico effetto ottenuto sarà la mancanza di risultati e la conseguente delusione.

E non è nemmeno il tempo perso, quanto che sarebbe bastata una minima comunicazione chiara e comprensibile sulle tecniche giuste per affrontare i tuoi problemi, per capire la fallacia di quelle "strategie".

Ciò che più preoccupa è che tecniche di quel tipo sono all'ordine del giorno.

Per questo motivo aggiorno costantemente il blog di articoli, così da permettere a chiunque si trovi in difficoltà di rimanere aggiornato in modo chiaro sulle strategie e le tecniche efficaci per risolvere problematiche di tipo psicologico, evitando di incappare in situazioni fumose e poco credibili. 

Nel blog, settimanalmente, puoi trovare articoli che riguardano la psicologia e l'ipnosi applicate al trattamento delle problematiche psichiche.

Per approfondire, di conseguenza, ciò che leggi potrai tranquillamente contattarmi attraverso la forma che per te è più congeniale, ovvero ------> 

                                                                   mail: imisir@hotmail.it

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domenica 13 dicembre 2020

Le leggende metropolitane che non ti aiutano




I coccodrilli nelle fogne di New York.

L'autostoppista fantasma.

Il furto di organi.

Le vipere lanciate dagli aerei.

Hai mai sentito parlare di leggende metropolitane? Sono racconti di fatti al limite dell'assurdo, che vengono narrati cosi tante volte e in così tante versioni che finiscono per diventare reali. 

Ovviamente un fondo di verità c'è, ma ogni persona che racconta cosa è capitato al cugino o alla cognata di qualche amico alla lontana ingigantisce la vicenda.

Anche nella psicologia le leggende metropolitane si sprecano: lo psicologo legge nella mente, se ti rivolgi allo psicologo significa che sei matto, andare dallo psicologo (sicologo per i più istruiti) significa buttare i soldi perchè per una chiacchierata ci sono gli amici, ho visto il mio psicologo al supermercato e sembrava una persona come le altre.

Queste frasi sono state ripetute così tante volte, anche da persone a te vicine e di cui ti fidi, che ci hai creduto, tanto da metterle in pratica e continuare a osservarle quotidianamente. 

Però non hai ancora risolto quel problema che ti porti dietro da tanto tempo. Le difficoltà che comportà sono ancora lì e si fanno sentire.

Cosa stai sbagliando?

Dove stai sbagliando?

Non c'è proprio bisogno di nessuna frase motivazionale. La via per trattare i tuoi problemi conducendoti verso una loro possibile soluzione, si riassume in una sola parola: colloquio psicologico.

Io sono stato fortunato e nella mia vita professionale ho incontrato tanti maestri e professori straordinari. Ho avuto modo di imparare lavorando fianco a fianco con specialisti preparatissimi e innegabilmente bravi. 

Conoscere come funziona il colloquio psicologico e tutte le tecniche a disposizione dello psicologo sarà il vero punto di svolta nella risoluzione delle tue difficoltà.

D'accordo ma dove trovo tutte queste informazioni?

Potresti iscriverti a psicologia, ma non credo sia la scelta più pratica.

Oppure puoi contattarmi spiegandomi il tuo problema. 

Capiremo insieme se posso essere lo specialista giusto per aiutarti a toglierti questo fardello così pesante di dosso.

A presto!

MT

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sabato 5 dicembre 2020

Di Woody Allen avresti paura?


"La paura è la mia compagna più fedele, non mi ha mai tradito per andarsene con altri".

La conoscevi questa frase di Woody Allen?

No, non c'entra assolutemente nulla con film dell'orrore o corsi intensivi di sopravvivenza nella foresta amazzonica.

Questa è infatti una frase che, per mezzo dell'ironia, ci può dare la misura di quanto questo stato emotivo sia così presente nella vita delle persone e così radicato, da rendere piuttosto ostico ogni tentativo di liberarsene o, quantomeno di tenerla a bada.

Ma che cos'è la paura?

Prima di tutto la parola paura può indicare stati anche molto diversi fra loro. Può indicare l’emozione che proviamo quando focalizziamo la nostra attenzione su un evento che valutiamo pericoloso.

Facciamo attenzione, può anche segnalare uno stato emotivo spiacevole apparentemente senza causa, o una diffusa preoccupazione che nominiamo sovente come ansia.

Che rapporto abbiamo con questa emozione?

Non è così difficile stabilirlo, l'importante è distinguerla sulla base dell'intensità.

Possiamo quindi avere livelli di paura molto intensi e si parla di terrore e di panico e livelli di paura meno intensi quando si tratta di timore e inquietudine.

Cosa ci dicono i fisiologi?

Riportano essere uno stato di tensione psicologico e fisico, che determina un’attivazione delle risorse individuali, utile per preparare l’individuo ad affrontare nel miglior modo possibile una certa situazione che viene valutata pericolosa per se stessi.

Continuano gli scienziati: "La paura, ha una funzione positiva, quando si tratta di un allarme  reale che ci avvisa che siamo potenzialmente in pericolo".

Cosa possiamo capire da questo? 

Che in alcune circostanze, molto limitate, la paura serve a motivare e a stimolare la persona a reagire alle situazioni spiacevoli.

Ma adesso provo io a fare lo scienziato: in questo periodo così complicato sono aumentate decisamente le fobie ed i disturbi ad esse collegati.

Come lo so?

Ho letto i dati (di pubblico dominio) relativi alle parole più ricercate su Google e, fra le prime risulta proprio la parola "paura" e "gestione paura".

In un periodo come questo e con le certezze in continuo sali-scendi, sempre più persone sentono la necessità di chiarimenti. 

In questo contesto, medici, soprattutto quelli di famiglia sono considerati le autorità da consultare e seguire per sapere dove depositare i propri dubbi.

D’altronde, è il potere dell’autorità.

Il medico è riconosciuto come il maggior esperto viventein questioni legate alla salute, per cui è normale che chi vuole vederci più chiaro si rivolga a lui.

Quanto sarebbe bello se la maggior parte delle persone potesse accedere ad informazioni chiare e certificate riguardo dubbi sulla salute mentale?

Prendiamo ad esempio timori e paure legate alla pandemia, per evitare il più possibile strade sbagliate e pericolose, si rivolgessero direttamente allo specialista giusto? 

No, non è un film di fantascienza.

E' il progetto che da tempo ho messo in piedi per raggiungere nel modo più rapido ed efficace possibile le richieste delle persone riguardo i loro disturbi.

In questo caso parliamo proprio di paure e fobie.

Cosa cerco di rendere chiaro e nel modo più comprensibile possibile?

- Cosa porta una persona a temere una situazione?

- Quali sono le fobie più frequenti?

- Come posso superare una paura attraverso le mie risorse?

- Qual'è l'ho strumento più efficace per superare ciò che mi spaventa?

E' molto importante che tu sappia che la strategia e lo strumento adatto per fronteggiare le tue paure c'è.

Non è miracoloso ma clinicamente valido.

E' importante che tu conosca gli strumenti corretti per affrontare i tuoi problemi, tenendo sempre conto dei grandi sforzi che fai per superarli.

Come sempre se vorrai potrai approfondire questo tema contattandomi senza alcun impegno.

Un caro saluto

MT



 


martedì 24 novembre 2020

Rifletti su questo




Ti invito a riflettere su questo quesito:

E' maggior fonte di sofferenza non poter avere ciò che si desidera o non riuscire a liberarsi da ciò che non si desidera?

Mi spiace, non posso darti una risposta definitiva

Perchè? Ti chiederai.

Perchè nel bel mezzo dell'interrogativo c'è un un'incognita.

E questa incognita è data da come le persone pensano riguardo la loro situazione

Se da tempo ti trovi ad affrontare una situazione difficile o vuoi semplicemente avere meglio chiaro questo principio, perchè potrebbe dare un nome alla tua sofferenza, scrivimi.

Perché nella maggioranza dei casi i pensieri che valutano e interpretano sono responsabili delle difficoltà che ci troviamo a vivere ogni giorno.



Approfondisci        👉👉👉          imisir@hotmail.it


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sabato 21 novembre 2020

Razionalmente lo so che è impossibile, ma ho paura lo stesso




 "Ti chiedo semplicemente di scegliere un punto sul soffito, mantenendo la testa dritta e alzando gli occhi"

"Lo hai trovato?"

"Bene"

"Mentre fissi questo punto, ti chiedo di farlo con la massima intensità di cui sei capace"

"Potrai pian piano sentire gli occhi sempre più stanchi e sempre più affaticati, così tanto da desiderare di chiuderli"

"Molto bene"

"Ora che i tuoi occhi sono chiusi, finalmente un'intensa sensazione di benessere ha raggiunto il tuo corpo"

"Prima la parte superiore del tuo corpo, poi, via via giù fino ai piedi"

"Molto bene"

"E mentre tutto il tuo corpo si sta rilassando, ti chiedo di prestare attenzione al tuo respiro"

"Più inspiri portando dentro di te aria fresca e più ti senti rilassato e più espiri, portando fuori aria e maggiore saranno le fatiche che si allontaneranno dal tuo corpo"

"Così"

"Molto molto bene"

 

Questo è grossomodo uno dei momenti iniziali e fondamentali dell'ipnosi clinica.

Ti chiederai come mai funzionano.

Come possono delle semplici parole influire sul soggetto?

Prima di decidere se affidarti all'ipnosi, potrebbe essere utile prendere un’altra decisione altrettanto cruciale.

Voglio farmi coinvolgere da queste frasi? Dedicare il mio tempo al loro approfondimento e alla loro efficacia?

È una decisione importante. Talvolta non ti renderai neanche completamente conto delle potenzialità di questo intervento o, addirittura, non ne avrai ricevuto una spiegazione soddisfacente.

Ti faccio un esempio per farti comprendere meglio e il più possibile.

Un aereo di linea che precipita è un evento piuttosto raro, tuttavia ci sono molte persone che, durante un volo, ne hanno paura.

Addirittura accade che si guardino attorno timorosi, anche se sanno che sta andando tutto bene a bordo. 

Probabilmente hanno immaginato più volte incidenti per le cause più disparate.

E non solo, quel pensiero forse ha avuto una certa carica emotiva, così ora, quando devono prendere un'aereo, quelle persone,  o meglio una parte profonda di loro, sarà come se fosse convinta che quegli incidenti accadano ogni giorno. 

Infatti, se farai notare ad una persona con una paura di quel tipo, che non è razionale, ti risponderà "lo so che è impossibile, ma ho paura lo stesso!" 

Attraverso le frasi, che noi chiamiamo gli script, forniamo una vera e propria esperienza alla persona e quanto più risultiamo emotivamente coinvolgenti (come un vuoto d'aria che preannuncia una sciagura!), tanto più questa esperienza si inserirà nei suoi vissuti inconsapevoli in modo significativo.

Andando a modificare il modo in cui si rappresenta le cose, quindi gli atteggiamenti e di conseguenza i suoi comportamenti.

Dove puoi trovare le informazioni che ti servono per mettere in pratica quanto detto in questo articolo e sperimentare i benefici dell'ipnosi clinica? 

Potresti pensare che non fa al caso tuo, perchè l'ipnosi è roba per persone che ci credono.

Nulla di più lontano dalla realtà.

Beneficiare di questa tecnica serve proprio a te che hai provato già molte strade per risolvere il tuo problema e non credi ci possa essere ancora una via d'uscita.

Un caro saluto.

MT

 

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martedì 17 novembre 2020

Sei stato proprio tu?



Quante volte hai cercato di non dare retta ad un pensiero e poi, lo hai guardato agire indisturbato nel condizionare la tua giornata? Questo pensiero ti ha condotto ad avere reazioni emotive esageratamente negative in rapporto ad una data situazione?

Tu hai provato a fare qualcosa, ma sei comunque stato ignorato.

Frustrante, vero?

Quante volte hai seguito un pensiero che ti ha messo in difficoltà e subito dopo avresti voluto non aver seguito quella strada? 

Ma cosa sono questi pensieri irrazionali? 

Sono dei pensieri che descrivono in modo non realistico gli eventi distorcendoli. Sono pensieri esagerati, assolutistici. 

Non aiutano a raggiungere i propri scopi anzi, conducono a reazioni emotive eccessivamente intense e prolungate.

Forse non lo sai, ma la psicologia ti offre un aiuto per "giustificare" alcune scelte di pensiero: quando succederà potrai dare la colpa alle convinzioni.

Le convinzioni, quelle irrazionali provengono, prima di tutto, dalla tendenza degli individui ad accettare e creare idee autolesive e controproducenti. Successivamente, tali idee, potranno essere potenziate dall’ambiente in cui viviamo e saranno in grado di imporci veri e propri guai come: problemi economici, malattie e ingiustizie.

Il capro espiatorio in questione non è un pensiero qualsiasi, ma contenuti irrazionali del dialogo interiore come: pensieri catastrofici, intolleranze, svalutazioni globali, generalizzazioni. 

In realtà c'è dietro un "meccanismo" complicato, ma provo a riassumerlo e a svelarti perchè è molto importante che tu possa famigliarizzare con questa descrizione. 

Ogni giorno devi prendere moltissime decisioni su molti argomenti e situazioni diverse. 

Avendo poco tempo e tanto lavoro da svolgere, la tua mente, sempre tenendo conto di tutta una serie di influenze esterne che avranno peso nella tua vita, potrà inciampare nelle famigerate convinzioni irrazionali.

Molti illustri psicologi prima di me, hanno considerato le convinzioni irrazionali come i contenitori dei cosiddetti “pensieri bollenti”. 

Essi esprimono forti valutazioni circa gli avvenimenti e hanno un carattere assolutistico, dogmatico e imperioso. 

Possiedono una maggiore influenza su di noi e creano sentimenti più intensi di quanto non facciano i pensieri “freddi”. 

Per questo motivo, vengono definiti “convinzioni irrazionali” in quanto, nella maggior parte dei casi, provocheranno uno stato forte di ansia e influiranno negativamente sull’esito delle nostre azioni.

Ho scritto questo articolo per scoraggiarti ancora di più?

Assolutamente no. Anzi, come spesso accade, vorrei che cominciassi a prendere decisioni.

Da dove partiamo? 

Da qui: sulla base di quanto ribadito più volte rispetto al fatto di essere noi stessi i principali artefici delle idee irrazionali, abbiamo sempre noi il potere di controllarle, o meglio, modificarle.

Cosa possiamo fare?

Possiamo risolvere i tuoi problemi servendoci dell’utilizzo di un metodo scientifico attraverso il quale si cerca di individuare e mettere in discussione le tue  “doverizzazioni” che ti creano disagio.

Solo in questo modo è possibile tornare a pensare in modo “equilibrato”.

Se questo metodo arriva "dall'alto" dal più esperto in quell'argomento, dallo specialista, non ci sono dubbi: saprai che è la cosa giusta da fare e sarai certo di aver scelto bene. 

E cosa dovrai fare?

Il primo passo per modificare il tuo modo sbagliato di pensare è identificare e mettere in discussione i pensieri che attraversano la tua mente e che determinano il tuo modo di reagire in determinate circostanze e situazioni.

Non è un processo che si realizza dall'oggi al domani, serve tempo. Ma per fortuna nel mio studio utilizzo strategie sempre più elaborate per aiutarti a risolvere i problemi che ti porti dietro causati da queste convinzioni. 

Chiamami, ti spiego tutto per filo e per segno.

 

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imisir@hotmail.it

 

 

 

 

 

 

 e che spesso incoraggia in noi un modo rigido di pensare

sabato 7 novembre 2020

La paura l'affronto e la risolvo con l'ipnosi




Questo periodo è saturo di tumulti nelle piazze di, più o meno, tutta Italia: da nord a sud, migliaia di persone si riuniscono ogni giorno per protestare contro le misure restrittive contenute nei vari DPCM.

Lungi da me entrare nel merito dei singoli provvedimenti, non è il mio mestiere e non è questo il luogo.

Invece, in questa sede, vale la pena analizzare l'aspetto che accompagna e caratterizza queste situazioni: la paura.

Iniziamo con il dire che rispetto a questa pandemia è naturale e logico provarla o averla provata in alcuni momenti. 

Diventa un problema quando è eccessiva, irragionevole, irrazionale ed esagerata.

La paura infatti è una reazione del tutto normale, che ci salvaguarda dai pericoli. Quando però la paura o l’ansia eccessiva, finisce con l’interferire pesantemente sulle attività della vita quotidiana.

Manifestazioni prettamente spontanee, che riescono a portare in piazza migliaia di persone, per ragioni anche diverse da lavoro, trovano nella paura il primo carburante.

Un barista chiama un amico istruttore di nuoto, che a sua volta scrive all'amica estetista, e in poche ore le piazze delle città pullulano di gente: trattasi di proteste il cui filo conduttore è sempre il medesimo. La paura è sempre una reazione immediata a uno stimolo, che spesso può arrivare a forme di attacco di panico. 

Indipendentemente da quanto possano essere arrabbiati con lo stato (di perdere il lavoro o di sentirsi poco tutelati o protetti di fronte alla malattia), il meccanismo che si attiva è sempre lo stesso. La prima sensazione di leggera paura cresce fino ad arrivare al panico nei casi più complessi e gravi. 

Ultimamente la paura è entrata nella vita delle persone quasi di soppiatto, con un singolo evento: il Covis-19. Senza rendersene conto, si è insinuata a tal punto in ogni aspetto della vita che sembra esista dalla nascita. 

Il passaparola ha fatto il resto del lavoro. Corre veloce. D'altronde non si può fare nulla per evitarlo, è il classico problema del passaparola: quando è spontaneo e non controllato, è impossibile sapere come giunge una notizia.

Se arriva una notizia razionale, tutto fila liscio.

Se arriva una notizia sbagliata, si salvi chi può.

Perchè ho accennato alle manifestazioni? Perchè la stessa e identica dinamica che porta manifestanti in piazza è quella che porta le persone a subire la pressione delle notizie terribili più o meno vere. 

A livello razionale, chi soffre di paura, sa che il suo comportamento non ha senso. Ma la paura è così reale e si scatena in modo talmente istantaneo che è impossibile controllarla. Ogni forma di controllo sembra vana, ogni sforzo fatto in questa direzione non fa che aumentare le sensazioni spiacevoli. E più queste aumentano, più la paura cresce.

A questo punto scattano i meccanismi di evitamento. 

Si rinuncia a tutte le situazioni che scatenano la paura. 

Si finisce con il limitare la vita a quei luoghi sicuri in cui ci si trova a proprio agio. 

Con l’ipnosi si può interrompere il circolo vizioso che alimenta la paura, indipendentemente da quanto sia profondamente radicata nella vita di oggi.

L’approccio dipende dalle caratteristiche della paura e della persona che ne soffre. Qualche volta si va alle cause della paura per comprenderla ed eliminarla. Altre volte si lavora direttamente sulla reazione stimolo-risposta, in modo che l’oggetto o la situazione non inneschino più il riflesso della paura.

L'ipnosi si è mostrata una tecnica efficace per trattare la paura. 

E’ veloce, semplice ed efficace. 

Risolve la paura esponendo gradualmente il soggetto a questa, un poco alla volta, in maniera distaccata e sicura. 

Sfrutta tutti e cinque i sensi, e rielabora il contenuto della paura attraverso le immagini. 

E’ una metodologia molto efficace per tutte quelle paure scatenate, come nel caso della pandemia da coronavirus, da una singola situazione o un singolo oggetto.

 Inoltre si dimostra molto valida anche per diminuire l’impatto dei cattivi ricordi o delle esperienza dolorose del passato.

Si può utilizzare, quando la persona è motivata o lo chiede.

Non conosco nello specifico la tua situazione, ma sono certo che un approfondimento di quanto ti ho detto qui sopra, potrà chiarirti ancora meglio le idee.

Per questo motivo da lungo tempo continuo a specializzarmi sempre meglio in ipnosi, per poter rendere sempre più efficace il mio intervento.

Da questo mese ricevo anche nel nuovo e confortevole studio di via Campana a Torino ,nello storico quartiere di San Salvario a due passi dalla facoltà di medicina.

A presto!

 

MT

venerdì 30 ottobre 2020

Ti fidi dei conoscenti?


Secondo uno studio del 2015, condotto da un importante società di misurazioni statistiche,  le persone si fidano e affidano ai consigli di amici e conoscenti quando si trovano a dover prendere delle decisioni.

Parte di queste decisioni riguardano la propria salute. 

Una parte ancora, di queste, riguardano la propria salute psichica. 

La ricerca prova come il passaparola sia considerato un metodo affidabile dal 74% degli italiani intervistati. 

Che sia un problema di ansia, una difficoltà relazionale, un momento difficile al lavoro, un lutto... la prima cosa che chiunque fa è chiedere pareri alle persone che gli stanno intorno.

Quante volte lo hai fatto anche tu?

Quante volte hai chiesto a quell'amico di darti un consiglio sul professionista che opera nella vostra zona, a quel parente di consigliarti uno specialista per risolvere un problema o a quel collega esperto di PC di aiutarti a scegliere un' esperto che compare su internet. 

Il passaparola è ancora oggi, nonostante tutto, il miglior modo per trovare lo specialista giusto. 

Il motivo è semplice ed è riconducibile alla fiducia.

Ti fidi della persona a cui chiedi il consiglio perché sei certo che ti stia fornendo una testimonianza reale, totalmente disinteressata, che ti garantirà di fare scelte ponderate.

Tuttavia anche questo metodo presenta le sue insidie.

La realtà è che il passaparola casuale non risolverà sempre e facilmente le tue difficoltà. Di qualunque natura esse siano: ansia, depressione, autostima, paure.. 

Sii sincero quante volte il medico o il dentista trovato grazie al suggerimento di un tuo amico si è rivelato non in linea con quanto stavi cercando?

Infatti, il passaparola nasconde un lato rischioso: non è controllabile.

O almeno, non lo è stato fino ai giorni odierni.

Da tempo raccolgo qui, su questo blog tutte le valutazioni e le testimonianze del mio lavoro con le persone. Portando l'esperienza delle loro difficoltà e dei loro problemi, che hanno portato loro a rivolgersi a me.  

Tutto questo è diventato questo spazio. Un modo per capire al meglio se posso essere io lo specialista migliore per te e per il tuo problema.

Non ci sono scorciatoie, ne promesse miracolose. Solo studio. Tanto. Formazione continua. Esperienza che si accumula giorno per giorno. Tutto questo per poter adottare  strategie applicate e dimostrate per aiutarti.

Leggendoi miei articoli  imparerai a capire se posso esserti d'aiuto oppure no e passare oltre. Avrai letto comunque qualcosa di diverso.

Cosa aspetti?

Leggi.

Un caro saluto

MT

domenica 25 ottobre 2020

La prima seduta di ipnosi


Da quando internet è diventato libero e accessibile a tutti, anche il mondo della cura a dovuto farci i conti. Volente o dolente.

Perché?

Perchè il world wide web ha letteralmente abbattuto tutte le barriere. Una volta la cura, infatti, passava essenzialmente attraverso il passaparola. Medico bravo, mi trovo bene, lo consiglio.

Al massimo erano i medici dei grandi studi professionali che potevano avvalersi di grossi investimenti in termini di pubblicità. 

In generale, quindi, esisteva una competizione tutto sommato limitata ai confini delle varie micro realtà di città o di provincia. 

Internet, invece, ha cambiato improvvisamente le regole del gioco trasferendo la battaglia in un'arena di magnitudo mondiale, senza barriere di sorta.

Improvvisamente le persone che avevano bisogno di un professionista che le aiutasse hanno iniziato a guardare allo stesso scaffale delle offerte. Lasciando da parte conoscenze e passaparola.

E se non hai un'idea sufficientemente chiara su cosa ti serve, ti ritrovi a battagliare fra un'infinita babele di offerte. Tutte uniche. Tutte efficaci. Tutte che fanno al caso tuo.

Quindi, soprattutto se sei un neofita del web dovrai fare in modo di trovare le dritte giuste e soprattutto sicure.

Prendiamo l'ipnosi.

Hai, dopo un lungo processo di riflessione, deciso che l'ipnosi è la tecnica giusta per la cura del tuo disturbo. 

Ora stai per iniziare la tua prima seduta di ipnosi.

Ti aspetti, con molta probabilità, qualcosa di spettacolare, ma (ovviamente) non accade nulla di tutto questo.

La prima domanda che ti verrà ricolta sarà " che cosa vuoi cambiare?"

Da questo momento in poi capeiremo insieme se l'ipnosi può fare al caso tuo e se io (in questo caso) sono lo specialista più indicato per te.

Da parte mia verificherò se sono in grado di aiutarti a raggiungere il tuo obiettivo.

Fatto questo potremo cominciare a sperimentare l’ipnosi.

Ti condurrò lungo un percorso nel quale sperimenterai sensazioni di rilassamento, pace e tranquillità crescenti. 

Questa parte dura tra i venti e i trenta minuti, e molte persone che si sono rivolte a me, hanno detto molto sorpresi, che questa esperienza è stata una delle più rilassanti della loro vita.

Il rilassamento non fa parte delle nostre vite frenetiche, e molti lo scoprono per la prima volta.

Terminato il rilassamento, discutiamo brevemente questa prima esperienza di ipnosi e fissiamo il prossimo appuntamento.

E questa è soltanto una parte infinitesimale di ciò che imparerai seguendo il mio blog o. ancora meglio, contattandomi e parlando di persona con me.

 Sei sicuro di voler restare con il dubbio?

A presto.

 MT

 


domenica 11 ottobre 2020

I pensieri che ci condannano




Marco è un bambino di 12 anni.

Frequenta la seconda media.

Non ama particolarmente la scuola, tuttavia se la cava bene. Un giorno l'insegnante di matematica decide di fare un compito in classe a sorpresa. 

Marco, non avendo potuto studiare, rischia di prendere un brutto voto. Decide di provare a copiare dalla compagna di banco preparata. 

La professoressa lo scopre. Prende il suo foglio e lo strappa. Non solo, lo riprende piuttosto duramente davanti alla classe. 

Marco trova questa situazione insopportabile. Non riesce a guardare gli occhi dei compagni di classe. 

Questo evento è per lui talmente significativo che ne porterà i segni fino all'età adulta.

Cosa è successo nella mente di Marco?

L'emozione da cui è stato travolto quel giorno in aula è vergogna.

Ora viene il punto importante e fondamentale.

Cosa ha permesso a quell'emozione di continuare ad essere presente nella vita di Marco condizionandolo in età adulta?

Ecco:

che cosa ha detto Marco a se stesso in quel momento strutturandolo come pensiero definitivo e rigido.

E' molto probabile che Marco abbia detto questo a se stesso "tutti mi stanno guardando, ridono di me, è insopportabile. Non voglio provarla mai più".

Questo evento, per quanto spiacevole, Marco lo ha registrato in modo irrazionale. 

Oggi, a distanza di tempo, ogni volta che vive una situazione simile, la interpreta come insopportabile.

Come interrompere questo schema rigido ripetitivo?

Attraverso la messa in discussione di questo pensiero automatico e controproducente.

Vuoi saperne di più?

-----> 3478721360

 


 

 

sabato 10 ottobre 2020

Il potere dei giganti sta per finire?




Quando una pratica raggiunge l'apice della piramide, diventando così grande e potente da dettare legge nel suo settore, i concorrenti sotto di lei cercheranno, alla fine di ribellarsi.

Immagina questo scenario.

A tentare l'impresa oggi sono i "vendicatori" venuti dall'Università. Tutti gli orientamenti di psicologia si sono riuniti in gruppo, deciso a combattere nientemeno che quelle metodologie che sostengono di curare senza nessun tipo di evidenza e rigore scientifico, le problematiche psichiche.

Un impresa che fa impallidire quella di Davide contro Golia.

Il nocciolo della questione si riassume bene in questa riflessione,  nell'età della scienza e della tecnologia è sorprendente come non solo sopravvivano ma addirittura fioriscano credenze irrazionali degne dei secoli più bui.

Sono tantissime le persone al mondo disposte a credere che la disposizione degli astri nel cosmo abbia realmente un'influenza sulla vita e la personalità dei singoli individui.

Che sia possibile curare le malattie con una non meglio precisata "energia bio-radiante", del tutto estranea a qualunque rilevazione scientifica. 

Il gruppo dei vendicatori poteva restare immobile di fronte a questo scenario?

Nel 2021? Ripeto: nel 2021? NO.

Ogni membro dell'alleanza ha messo a disposizione un'importante corpo teorico per supportare questa battaglia, ma nonostante il gran clamore dell'impresa, le speranze di successo sono molto basse.

Più di tutto, la coalizione teme per le centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo, che non verranno mai a conoscenza di questa impresa.

Probabilmente, le persone più attente, non avranno difficoltà ad ammettere l'infondatezza di pratiche quali l'astrologia, la chiromanzia o la frenologia.

E le altre? 

Le persone più fragili, che stanno attraversando momenti particolarmente difficili sono facili bersagli di queste pratiche. 

Proprio per questo motivo devi essere mille volte più attento quando mediti di porre rimedio alle tue problematiche.

Devi conoscere bene che cosa fa lo specialista a cui ti vuoi rivolgere.

Se hai mal di denti vai da un cardiologo?

Da dove dovresti cominciare?

La risposta non è poi così scontata: da questo blog.

Non è un blog qualunque, ma un luogo dove cominciare a capire di che cosa hai davvero bisogno rispetto ai problemi di competenza di uno psicologo.

Visto e letto il blog potrai, con i tuoi tempi, decidere di approfondire le tue domande contattandomi direttamente.

Buona lettura.

MT

martedì 29 settembre 2020

Avvisaglie preoccupanti


"E' possibile che sia depresso?"

Questa domanda mi viene posta molte e molte volte. Mi sono chiesto perchè. E sono giunto alla parziale conclusione che la depressione, è inutile nasconderlo, fa paura.

E fa paura anche perchè si pensa sempre che tocchi agli altri. 

La depressione è una condizione del vivere davvero complessa, con sfaccettature anche completamente diverse fra loro, che la rendono una delle patologie più debilitanti e gravi che esistano.

Questo non deve tuttavia scoraggiarci dal saperla riconoscere in tempo.

Ma come?

Conoscendo e quindi riconoscendo i suoi segni distintivi per poter così intervenire in tempi rapidi.

Perchè è importante intervenire in tempi rapidi è facilmente intuibile: possiamo ridurne l'impatto psicologico, quello fisico e, di conseguenza, quello economico e sociale.  

Questo breve articolo non vuole essere in alcun modo esaustivo e definitivo e, soprattutto, non sostituisce in alcun modo una valutazione diagnostica.

Leggerlo e rileggerlo, tuttavia, potrà darti una mano a intravedere una condizione metale molto seria e ad intervenire in modo tempestivo. 

La lettura e la riflessione sono sempre dei buoni alleati. E, nel momento in cui, dovessi avere qualche sentore o dubbio, il mio invito è quello di chiedere un consulto con un professionista. 

Quindi?

Sono depresso dottore? 

Non saprei... ma tieni in considerazioni queste 10 avvisaglie:

 

1 ----> Quasi tutto il giorno mi sento abbattuto e triste e non so spiegarmelo 

 

2 ---->  Le cose che facevo prima con piacere non mi interessano più

 

3 ---->  Mangio molto meno o mangio a dismisura, comunque in modo completamente    diverso alla mia normalità di un prima

 

4 ----> Stesso discorso per il sonno: dormo più del solito oppure non riesco a riposare bene

 

5 ----> Non riesco a concentrarmi e a prestare attenzione anche perchè sono demotivato

 

6 ----> Dolori muscolari vari, anche alle ossa 

 

7 ----> Mi sento come se mi mancasse l'energia, mi sento spossato e sicuramente nonostante le ore di sonno mi stanco molto velocemente

 

8 ----> Mi gira in testa l'idea di essere un fallito anche perchè mi sento vuoto e inutile

 

9 ----> Preferisco decisamente stare da solo piuttosto che vedere gli altri

 

10 ----> Ho scoperto di essere più intollerante verso i miei difetti, ma anche verso quelli degli altri


Per caso hai segnato 3 o più X vicino ad uno dei numeri? 

Potrebbe servirti il parere di uno specialista.

Per info. ----> 3478721360

                       imisir@hotmail.it

 

 

  

venerdì 4 settembre 2020

Prenditi cura della tua mente



Quante volte ti è capitato di voler dedicare del tempo per la tua salute? 

Se non lo hai fatto, non preoccuparti.

La situazione economica attuale sicuramente non è delle migliori.

La pandemia di cui parliamo da mesi ha dato una sterzata negativa alla possibilità di investire economicamente sul benessere psichico. 

Tantissime persone non stanno attraversando un bel periodo e dall’inizio del 2020 migliaia di uomini e donne hanno perso la possibilità di prendersi cura, in maniera seria, della propria salute. 

Eppure, le persone non hanno rinunciato alle vacanze estive.

Addirittura c’è chi ha fatto le cose in grande e, limitazioni del governo permettendo, non ha rinunciato a hotel di lusso e spiagge mozzafiato.

Siamo, di conseguenza, ancora convinti del fatto che le persone non sono più disponibili a volere dei servizi?

Per quale motivo molti pur in un periodo così difficile scelgono di voler guardare al proprio benessere? 

Vuol dire che hanno compreso tre punti essenziali:

  • L'equilibrio psichico è determinante per una vita tranquilla e soddisfacente
  • I problemi è le difficoltà, se lasciati lì, con il tempo si trasformeranno in calamite per altri
  • La mente è l'aspetto più delicato e complesso e va curato continuamente

Questa è la realtà!

Oggi prendersi cura del proprio benessere psichico è importante e, soprattutto, non è difficile.

Diventa complicato quando le informazioni sono confuse o troppo tecniche e complesse.

Proprio per questo motivo, da sempre cerco di spronarti a cercare un sopporto, soprattutto dopo tanti rimandi. 

Questo blog è già un buon punto di partenza. Un antipasto dell'aiuto e della professionalità di cui ti parlavo che si trova naturalmente poi in studio. 

Riuscirai finalmente a ottenere quei  risultati che da troppo tempo hai seguito e non hai raggiunto semplicemente perché continuavi a rimandare.

Se è arrivato il momento di NON rimandare-----> 3478721360


sabato 29 agosto 2020

L'immagine di una tecnica


Come hai intenzione di superare i dubbi che da troppo tempo nutri su una tecnica psicogica?

Se pensi di farlo cercando su internet mille informazioni confuse e mal scritte, rischi di cacciarti in un mare di guai.

“Perché?”

Perché non puoi assolutamente permetterti di continuare a rimandare il trattamento del problema che ti infastidisce.

Un problema va trattato bene, soprattutto con lo strumento giusto. 

Uno strumento sbagliato può farti perdere tanto tanto tempo. 

È questo quello vuoi?

Credo proprio di no!

Ti faccio un esempio: l'ipnosi. 

Se hai visto un video SERIO sull'ipnosi, sicuramente questo rappresenterà un incentivo a sperimentare l'induzione ipnotica. 

Rispetto la possibilità di sperimentare i benefici dell'ipnosi, non dovresti  preferire uno specialista perché ha un costo più basso, ma scegliere perché è diverso dagli altri, ovvero: unico ed esclusivo.

Questa unicità come può tradursi? 

Sperimentare, per esempio, una seduta di rilassamento, pre ipnotica, allontana l'ansia e i pregiudizi. 

“Sono d'accordo ma di questi tempi internet è la TV hanno dato un immagine non così confortante di questa tecnica”

Davvero stai ragionando in questo modo?

Secondo te la TV restituisce un'immagine fedele dell'ipnosi?

La realtà è ben diversa da quello che immagini.

L'ipnosi da spettacolo rappresenta una cattiva pubblicità che porterà alcune persone a non volersi sottoporre all' ipnosi clinica. 

Tuttavia la TV non dice tutto, e sai cosa? 

1) NON TUTTI SONO IPNOTIZZABILI

2) L'IPNOLOGO NON PUÒ IN NESSUN CASO MANIPOLARE NESSUNO 

3) LA COSCIENZA NON SI ANNULLA PERCHÉ NON È UNA NARCOSI

Interessante, vero?

Sei ancora convinto che l'ipnosi è quella che ti dice la tv?

Se impari a conoscere bene gli strumenti di cura il tuo percorso cambierà in positivo!

Avrai davvero chiaro che cosa è più utile per te, più adatto, più efficace. 

Interessante, vero?

Per maggiori informazioni - - - - > 3478721360 



martedì 25 agosto 2020

Il paradosso del lampione

 

 


 

Sotto un lampione c’è un ubriaco che sta cercando qualcosa.


Si avvicina un poliziotto e gli chiede che cosa abbia perduto.


«Ho perso le chiavi di casa», risponde l’uomo, ed entrambi si mettono a cercarle.

Dopo aver guardato a lungo, il poliziotto chiede all’uomo ubriaco se è proprio sicuro di averle perse lì.


L’altro risponde:


«No, non le ho perse qui, ma là dietro», e indica un angolo buio in fondo alla strada.


«Ma allora perché diamine le sta cercando qui?»


«Perché qui c’è più luce!»

 

Per quale motivo ti racconto questo aneddoto spesso riportato ai suoi pazienti dal geniale Paul Watzlawick?

Perchè decidere di intraprendere un percorso di terapia psicologica è una scelta non facile, non priva di difficoltà.

Non è una scorciatoia verso il benessere ma la strada più sicura per raggiungerlo.

Ti faccio un esempio per farti capire meglio che cosa intendo.

Se soffri di attacchi di panico ma non hai mai preso in considerazione l'idea di risolvere il problema attraverso una terapia, è molto probabile che tu abbia:

1) Evitato tutte le situazioni che ritieni favorire il panico, cercando di mantenerti all'interno della tua "comfort zone", la quale con il tempo si sta restringendo pericolosamente sempre di più.

2) Ti sei tenuto impegnato in attività che in realtà non ti interessano minimamente con il solo scopo di non notare i sintomi di ansia ed il conseguente panico.

Ti ricorda qualcuno?

No?!

Ti do una mano: pensa al signore che sta cercando le chiavi..

Nonostante sapesse che le chiavi non erano dove le stava cercando ha deciso che quella ricerca, anche se non avrebbe mai portato all'obiettivo, era la più facile. La meno faticosa. 

Esattamente come il protagonista della storia, evitare le situazioni che ci creano problemi è più facile, più immediato.

Affidarsi ad uno specialista che applichi specifici protocolli d'intervento per risovere gli stessi problemi, è più complicato, più doloroso, ma condurrà certamente a soluzioni più durature.

Se inizi a vedere la tua confort zone sempre più sottile e vuoi saperne di più su come affrontare il tuo problema:


Scrivimi ------------> imisir@hotmail.it

Telefonami -------------> 3478721360

 

Una storia attuale

In una calda mattina d'estate, Elena si recò nello studio del dottor Rossi. Da mesi, forse anni, lottava contro ansia e stress, e immagi...