Sono le 6 del mattino, di una tranquilla giornata di primavera.
Suona la sveglia.
Ti alzi, fai colazione e, leggendo le notizie sul Corriere della Sera, scopri che il governo ha deciso di rendere illegale l'uso dei social.
Così, dalla sera alla mattina, non hai più un profilo sulle varie piattaforme.
Rilassati, non sto scrivendo questo articolo per spaventarti.
La mia idea è quella di farti calare nei panni delle persone fuse con le varie identità digitali fatte di relazioni liquide, di schermi luminosi e di solitudini nascoste.
Il governo del fantastico mondo di Psilandia ha deciso, da un giorno all’altro, di bandire totalmente questa tipologia di intrattenimento.
Un duro colpo che ha messo la parola fine a tutti i social in questo fantastico mondo.
Ti ho rimandato questa suggestione perché la rapidità con cui è avvenuta questa chiusura, mi ha ricordato i tempi odierni.
Che tempi sono?
Sono i tempi dei social e delle relazioni liquide, degli schermi luminosi e delle solitudini nascoste.
La nostra è una modernità fragile.
Nell’era dei social media basta un click per avere tanti amici e per trovare o cambiare partner.
Le relazioni spesso nascono con un messaggio e con un altro messaggio finiscono.
I nostri sono i tempi delle relazioni liquide, dell'assenza di impegno e responsabilità.
L’uso dei social, che in una certa misura semplifica l’azione e la comunicazione con il mondo esterno, può sfociare, all’estremo, in una disattivazione delle risorse interne, in stati di passività e isolamento.
Come in Psilandia tutto è destinato a dissolversi in fretta.
Proliferano vissuti di paura, solitudine e vuoto.
Non vorrai mica rimanere così vulnerabile, giusto?
Non essendoci un treno speciale che ti porta a Psilandia, dove potrai stare al riparo dalle conseguenze dei social, dove appunto sono banditi, è purtroppo molto facile vedere situazioni simili a quella che ti ho raccontato.
Immagina le nostre difese dagli effetti indesiderati dei social network come degli scudi, ma rivestiti dello stesso alluminio con cui fanno le lattine delle bibite.
Basta un semplicissimo colpo di fionda, o una pietra, per vederlo perforare rovinosamente.
Chiaramente nessuna società è nazione governo è nella posizione di cancellare queste piattaforme in una notte.
Ma basta davvero poco ormai per creare danni irreparabili:
- Irritabilità
- abbandono delle attività prima
piacevoli per la persona
- Diminuzione del coinvolgimento sociale e familiare
Potrei andare avanti per ore, ma credo tu abbia perfettamente capito il concetto essenziale.
Se hai bisogno di aiuto, di una mano, di lavorare su di te, hai bisogno di strutturarti da subito o trovare e restaurare ora i “buchi” che si sono creati negli anni.
Come fare?
Attraverso un percorso psicologico potrai conoscere tutte le tecniche che hanno permesso a molte persone, di raggiungere risultati soddisfacenti e duraturi in termini di effetti da social network.
Il lavoro su di te, permette di:
- migliorare la vita emotiva e relazionale
- apprendere nuovi modi di pensare e comportarsi
- prevenire ricadute future
- migliorare il contatto con l’esperienza reale di sé stessi, degli altri e della vita
Non vorrai rimanere così vulnerabile, giusto?