È inutile, proprio non ce la fanno.
Anche quando gli "psicologi honoris causa" si mettono una mano sulla coscienza e cercano di venire, in modo autentico, incontro alle persone in difficoltà a causa dei motivi più svariati, ciò che ne risulta è un ulteriore groviglio di luoghi comuni e frasi preconfezionate.
Come si muovono e alzano un dito, questi signori finiscono sempre per fare confusione e rendere le persone ancora più confuse e smarrite.
Quasi quasi è meglio quando non parlano facendo finta di niente.
Ecco la storia.
Travis (nome di fantasia) ha un problema di ansia.
Commette l'errore di parlarne nella sala di attesa del medico di famiglia, o alla festa di compleanno di un amico.
A questo punto entrano in azione i dispensatori di consigli.
Chi sono esattamente?
Sono una categoria di persone piuttosto curiose, che, mostrando di avere buone intenzioni.
Suggeriscono al malcapitato (Travis in questo caso) quello che deve e non deve fare della sua vita, sempre (ovviamente) basandosi sulla loro esperienza.
In sostanza, facendo riferimento solo alle loro vicende, di solito le conclusioni a cui giungono non sono applicabili ad altri casi.
Dunque se vi trovate davanti ad una persona che sa tutto in fatto di psicologia senza che voi le abbiate chiesto un'opinione, che snocciola argomentazioni con saccenza, vuol dire che avete a che fare con un dispensatore di consigli.
È meglio che vi allontanate.
Ma d’altrocanto, di cosa ci stupiamo?
Per dare un buon consiglio, è bene che in primis questo sia richiesto.
Queste sono storie di ordinaria amministrazione per chiunque abbia avuto la brillante idea di esporre in gruppo un proprio problema.
In questa giornaliera ode al qualunquismo, però, esiste un sempre più numeroso gruppo di persone molto accorte che non solo riescono a tenerli a debita distanza, ma sanno eccezionalmente bene quanto sia fondamentale essere esperti della materia in questione.
E non solo.
Sono stati addirittura capaci di trasformare la frustrazione per le considerazioni ricevute, in una leva di vantaggio da sfruttare per lavorare davvero sulle proprie difficoltà.
Chi sono queste persone?
Sono quelle che hanno deciso di parlare dei propri problemi o difficoltà all'interno di un percorso psicologico, l'unica strada che permette di lavorare seriamente sui problemi, senza ricorrere alle solite frasi “Il tempo sistema le cose” o “credi in te e ci riuscirai”. sono i tipici consigli che leggiamo sulle riviste per adolescenti e che poi intendiamo propinare a qualcun altro per cercare di aiutarlo.
Quanti vorrebbero essere come queste persone?
Quanti vorrebbero ricevere invece i tipici consigli che si leggono sulle riviste per adolescenti poi propinati a qualcun altro per cercare di aiutarlo?
Tu in che gruppo ti collochi?