“Una persona indiscreta vi parla degli altri; una persona noiosa vi parla di sé; un abile conversatore vi parla di voi”
Lisa Kirk
La didascalia dell'immagine è una formidabile bussola per distinguere molte persone con cui hai a che fare. Dai semplici chiacchieroni a chi sa rendere magnetiche le proprie parole.
Questa che potremo definire una massima, della signora Kirk (una cantante e attrice americana d’altri tempi) è un buon consiglio, che ti può aiutare a dirigere il tuo focus.
Perché ti dico questo?
Perché se possiedi questa abilità, allora sarà meglio concentrala su ciò che vuoi ottenere e sui risultati che vuoi raggiungere.
Ma soprattutto, ascolta bene, questa abilità ti permetterà di capire bene la figura che meglio potrà aiutarti.
Un professionista della relazione di aiuto sa che il protagonista della conversazione deve essere la persona che ha di fronte.
Ma c’è un problema: anche se le persone ti ascoltano, saranno in grado, alla fine, di aiutarti?
Essere capaci di ascoltare in maniera attenta e producente non è così banale e semplice come sembra.
Nel quotidiano è pieno di guru e motivatori che danno consigli o formule rapide per “supportare” le persone; se ti piace credere che sia così banale fare il professionista della mente, sei libero di crederci.
In fondo, se ci caschi è perché sono riusciti a convincerti.
Mi spiace molto. Ma nonostante tutto, spero non ripeterai l'errore.
Dunque: le parole sono importanti, è quindi opportuno esser accorti quando comunichiamo con l'altro.
Soprattutto quando hai un obiettivo da raggiungere, qualunque esso sia (rinforzare l'autostima, lavorare su una paura, etc.) da dove puoi iniziare a lavorare per modificare il tuo atteggiamento mentale?
Anche se la persona di fronte a te ha compreso il problema dalle tue parole, non è assolutamente detto che riuscirà a darti una mano.
Se vuoi davvero trovare il metodo giusto per te (attenzione: non esiste uno migliore di tutti, ma solo il più efficace per noi), hai bisogno di più che qualche consiglio da guru o qualche frase saggia.
Pensa a quante volte hai sentito “Perché?" come risposta mentre parlavi del tuo problema.
Ti faccio un esempio: una domanda come: «Perché sei furioso oggi?», genera comportamenti di difesa e apre la strada ad una moltitudine di risposte.
Se come abbiamo detto le domande dirigono il nostro focus, basta fare una domanda e la nostra mente inizia a cercare subito delle risposte.
Ovviamente la domanda sarà studiata bene, anzi molto molto bene.
Se poniamo la domanda corretta, il cervello di chi ci sta di fronte si metterà in cerca di risposte.
Continuo a formarmi proprio per questo motivo, per raccogliere l'efficacia completa di ogni strategia, tecnica o strumento utile per imparare ad aiutare qualunque persona mi trovo davanti.
INFO: 3478721360
IMISIR@HOTMAIL.IT
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