Riporto una favola di Esopo che trovo stupenda.
Un giorno il Vento e il Sole cominciarono a litigare su chi fosse il più forte tra i due.
Dopo un lungo confronto, videro un viandante che passava lungo un sentiero e, per risolvere la questione, decisero che il vincitore sarebbe stato colui che fosse riuscito a fargli togliere il mantello.
Il vento si mise subito all’opera.
Ma più soffiava forte, più l’uomo non faceva altro che stringersi nel suo mantello.
A quel punto, arrivò il Sole che scacciò le nubi e cominciò a splendere nel cielo.
Ben presto il viandante iniziò a percepirne il calore e si tolse il mantello.
Ora: il Sole aveva vinto.
Perché ti ho raccontato questa breve favola?
Perché mi permette di spiegarti esattamente il motivo per cui quando la tentata soluzione ad un problema non funziona, non si è spinti a pensare che sia una soluzione sbagliata.
Spesso in automatico si tende ad aumentare gli sforzi nell’attuare sempre quella strategia, credendola comunque l’unica possibile.
Ma cos'è un problema?
È un impasse, un punto morto, un nodo, eccetera, creato e mantenuto mediante il trattamento sbagliato delle difficoltà.
E se invece provassimo a vederlo in questo modo?..
Uno stato di cose indesiderabile che può essere risolto con qualche azione non dettata semplicemente dal senso comune?
Una situazione problematica è qualcosa di per sé irrisolvibile con le normali azioni comuni (altrimenti non sarebbe un problema).
A volte può succedere che più è forte il tentativo di contrastare il problema — quindi, più il vento soffia forte — più il problema resiste alla sua soluzione.
Alcune persone per esempio, evitano determinati luoghi per paura di risposte ansiogene ma questo può essere una soluzione totalmente disfunzione.
Perché?
Perché potrebbe confermare l’idea che la persona non è in grado di recarsi in quei luoghi e di affrontare le proprie paure.
Le persone a volte non sono capaci, per ragioni molto diverse, di identificare quei comportamenti che non farebbero altro che mantenere in vita il problema.
Al contrario, i percorsi di terapia psicologica, funzionano esattamente come il Sole.
Si potrebbe chiedere, ad esempio, alla persona di mettere in atto esattamente il comportamento di cui si vuole liberare.
Hai detto di mettere in atto esattamente il comportamento di cui si vuole liberare?
Esatto! E sai perché?
Perché in questo modo l’esecuzione volontaria può annullare l’aspetto di spontaneità irrefrenabile, mettendo il comportamento indesiderato, sotto il controllo cosciente e annullando, il più delle volte, velocemente la presenza.
Proprio questa è l’enorme differenza tra il vento e il sole, tra un percorso di psicologia e non fare nulla.
Informazioni:
Tel: 3478721360
Mail: imisir@hotmail.it
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