martedì 31 maggio 2022

L'effetto Dunning-Kruger



Filosofia, politica, medicina, educazione dei figli, lavoro e salute. 

Questi sono i principali ambiti che ogni giorno vengono trattati dalle persone che pensano di saperne molto più degli altri. 

Credo tu sappia benissimo a cosa mi riferisco, dato che sovente abbiamo a che fare con individui convinti delle loro conoscenze. 

Se mi segui da un po’, sai benissimo a cosa mi riferisco, ossia al fenomeno che  prende il nome di effetto Dunning-Kruger. 

Questo fenomeno è così definito: distorsione cognitiva ipotetica, a causa della quale individui poco esperti in un campo tendono a sopravvalutare le proprie abilità. 

I soggetti meno competenti si autovalutavano molto al di sopra delle proprie capacità.

Ma il punto è un altro, ed è forse il più importante: i soggetti molto competenti si valutavano leggermente al di sotto.

In poche parole, persone con minima o nulla conoscenza di qualcosa, hanno  un’errata visione delle proprie capacità. 

Se vuoi tirare un sospiro di sollievo fai pure, ma non è questo il motivo per il quale ho deciso di raccontarti questo strano fenomeno.

Ogni volta che sento parlare di questi individui mi vengono in mente tutte quelle persone che seguo piene di dubbi e con poche certezze. 

Persone fantastiche. 

Nei loro percorsi, gli viene insegnato anche ad essere aperti al dubbio, ed evitare di imporre il proprio punto di vista accettando anche quello altrui. 

D’altro canto, se desideriamo andare nella direzione di una vita piena e significativa, quest'ultimo punto è necessario tenerlo bene a mente. 

Dunque, come fare?

Semplicemente prendere in considerazione di avere meno competenze di quelle che pensiamo, accettarlo e scegliere di poter fare un percorso che ci conduca verso la flessibilità psicologica. 

Attraverso il lavoro che farai su te stesso, avrai la possibilità di affrontare meglio alcune difficoltà rispetto a quelle persone che pensano di saperne molto più degli altri. 

Per maggiori informazioni:

3478721360 

imisir@hotmail.it 




martedì 17 maggio 2022

Puoi agire d'istinto?




Il fatto che tu sia bravo ad ascoltare, non può bastare e, con le migliori intenzioni, farai quello che hai sperimentato che funziona per te.

Recentemente, ad esempio, mi è proprio capitato di ascoltare uno stralcio di conversazione in cui una persona cercava di convincerne un'altra della bontà delle sue idee, ovvero che per aiutare un conoscente, affetto da problemi d'ansia, era sufficiente il suo intuito (e intento). 

Per sua stessa ammissione, ha dichiarato di agire d'istinto e di non credere agli strumenti della professione (questo tizio ovviamente non era un collega). 

Pensa un po’, è la stessa affermazione che sento come risposta, ogni volta che una persona che si affida alla mia professionalita, quando gli chiedo se ha tentato delle soluzioni. 

Ciascuna persona (diciamo pure chiunque sulla terra) ha bisogno di un tipo di interazione differente, calibrato sul suo profilo unico e individuale.  Detto questo: possiamo davvero dire di essere tutti “un po’ psicologi”? 

No. 

Vediamo perché.

Quando non sei uno specialista, adeguatamente formato e ti metti a fare il “professionista” (in buonafede per carità) per dare una mano, stai giocando a dadi con la cosa giusta da dire e sostanzialmente vai avanti finché fai qualche tiro fortunato.

Tra l’altro, immagino (per carità non lo so per certo) che questa persona abbia adottato questo atteggiamento saggio e particolare solo recentemente. 

I professionisti psicologi invece non si muovono e non si esprimono senza le loro schiere di pagine studiate e senza avere frequentato una mole sterminata di formazioni

Se non sei formato adeguatamente per un lavoro come questo, con le migliori intenzioni, farai quello che hai sperimentato che funziona per te. 

Se fossi in un film o in una serie tv potresti smettere di preoccuparti delle conseguenze delle tue affet e potresti giocare a fare l’indovino.

Se invece sei ben saldo con i piedi per terra in questa realtà, devi assolutamente prestare molta attenzione nell'aiutare, come accennato sopra, un'amico con un "problema d'ansia". 

Uno psicologo invece sceglie intenzionalmente come relazionarsi alla persona in base all’inquadramento diagnostico di ciò che ascolta. 

Conosce le teorie sul funzionamento della psiche. 

Raccoglie informazioni, affinché possa conoscere il percorso che compie ogni persona che entra in studio. 

Il mestiere di psicologo è piuttosto complesso e fatjcoso, se non stai facendo nulla di quello che hai letto, (mi riferisco alle azioni della persona non identificata) significa che conosci il valore dei percorsi di psicologia.

Molto bene.

Maggiori informazioni: - - - > 3478721360

                                    IMISIR@HOTMAIL.IT 

Teresa

L’ansia spesso ci appare come un ostacolo insormontabile, un segnale che qualcosa di terribile sta per accadere.  Ci immobilizza, ci fa per...