In questo blog parlo frequentemente di ipnosi, di tecniche di rilassamento e di strumenti induttivi. Non ho mai parlato però di come questi contenuti nascono e di come si sviluppano in nome di una corretta esposizione divulgativa dei fatti.
La conoscenza viene costruita attraverso la lettura e la formazione, in qualunque ambito.
Internet abbonda di articoli di ogni tipo e genere, possiamo trovare milioni di contenuti con un semplice click. L'area psicologica è ricca di scritti e contributi di ogni tipo, dall'auto-terapia alla diagnosi, come un supermarket dove ti basta allungare una mano per prendere ciò che più ti piace.
Ma quali caratteristiche deve avere un buon articolo?
Se non ti occupi professionalmente di psicologia difficilmente sentirai la necessità di comprendere fino in fondo il processo di costruzione di un contenuto, tuttavia avere una piccolissima infarinatura su come deve essere, può davvero aiutarti a scartare il materiale grossolano, proprio come nel supermercato con i prodotti scaduti.
Un articolo ben fatto e soprattutto utile deve avere tre caratteristiche principali.
La numero 1. E' probabilmente la più ovvia. Deve portare a conoscenza della gente comune che lo legge (ripeto: mi riferisco a materiale divulgativo) un modo o una tecnica che potrà essere sfruttato per applicazioni pratiche.
La numero 2. Deve descrivere in modo dettagliato ma comprensibile l'applicazione della tecnica e le varie spiegazioni del caso. In questo modo il lettore potrà, da solo, riprodurre quanto ha letto.
La numero 3. Deve contenere le informazioni necessarie per poter risalire al suo autore e alla sua formazione come garanzia di genuinità.
Lo so, sembra banale, ma una condizione essenziale affinché un articolo possa essere utile è che possa raggiungere i suoi potenziali lettori e venga letto. Fin qui tutto bene, quindi, qual'è il problema ti chiederai.
Il problema è che ogni giorno, se si mette insieme tutta la mole di materiale che viene prodotta e buttatta in rete, abbiamo un numero a sei zeri di conentuti disponibili.
Ma il problema quindi quale sarebbe?
Te lo spiego subito con un esempio.
Una persona che vuole provare a capirne di più dell'ansia che l'affligge da tempo è quasi esclusivamente interessato agli articoli che parlano dei disturbi d'ansia e difficilmente leggerà materiale sull'interpretazione dei sogni. Detto questo sarà per lui impossibile leggere tutto quello che viene pubblicato solo nella sua lingua.
Dovrà necessariamente fare una scelta. Ma come? Te lo dico io.
Scegli sempre contenuti che appartengono a riviste riconosciute e affidabili, la cui credibilità può essere provata.
Se vengono citati numeri e statistiche è sicuramente un buon punto di forza .
Cerca le informazioni per poter contattare l'autore se dovessero servirti informazioni aggiuntive. La possibilità di poter condividere con la fonte indica probabilmente maggiore autenticità e meno produzione asettica.
Se sono presenti i riferimenti bibliografici decisamente meglio.
Parlerò del titolo in seguito, ora torniamo dalla persona con disturbo d'ansia che ora ha per le mani dei potenziali articoli che possono (secondo lui) chiarirgli le idee.
Spesso si trova fra le mani un l'equivalente di un romanzo giallo, dove, fin dall'inizio si cerca di creare suspense per poi proseguire fino alla conclusione e pertanto, alla scoperta del colpevole.
Questo perche?
Perchè, in questo modo, il nostro lettore potrà convincersi che varrà la pena investire il tempo necessario per una lettura approfondita dell'articolo.
Lettura che si spera possa aiutarlo.
Concludiamo con il titolo: che è l'unica parte dell'articolo che la maggior parte delle persone vedrà.
Un titolo brillante cerca di attirare l'attenzione, con risultati non sempre all'altezza delle aspettative.
Perchè ho voluto metterti a conoscenza di queste puntualizzazioni?
Perchè da tanti anni leggo, studio, mi formo e, di conseguenza, ho incontrato tante e tante volte materiali dozzinali, magari spavaldi ma mediocri, che volevano esclusivamente trasmettere l'idea che si stava leggendo un prodotto geniale e innovativo a cui nessuno aveva mai pensato prima.
Si ponevano l'obiettivo di aiutare, per quanto possibile, a fare chiarezza su un problema, come per la persona di prima con la sua ansia? Nemmeno per idea.
Se stai leggendo queste righe magari vuoi risolvere un problema. Stai cercando una possibile soluzione.
E se stai cercando una soluzione al tuo problema lascia perdere le "idee innovative", cerca il metodo più adatto a te e più sicuro.
Buona ricerca.
MT
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