Ormai siamo ad un passo dal "dato di fatto" ossia che le difficoltà e i disturbi, prima minuscoli o latenti in tante persone, ora stiano prendendo il sopravvento, facendo vivere agli interessati uno dei periodi più tristi e difficile della loro storia.
Non è per nulla facile riuscire mantenere un equilibrio emotivo soddisfacente quando da tempo le avvisaglie avvertono che il problema sta avanzando, e spesso cosa accade? Trascuriamo i campanelli di allarme o non gli prestiamo sufficiente attenzione.
Campanelli di allarme? Di che cosa sto parlando? Ti faccio qualche esempio:
1) Ad ogni banale discussione reagisco in modo rabbioso e irragionevole
2) Piango spesso e, particolarmente, in solitudine
3) Mi preoccupo per le cose di tutti i giorni in maniera cosi intensa da rendere difficile lo svolgimento delle normali mansioni ad esempio lavorative
4) Faccio molta fatica ad addormentarmi nonostante la stanchezza fisica
5) Se comincio qualcosa non la porto a termine e provo solo un senso di inutilità
Questi segnali, che se vogliamo chiamare sintomi, è corretto, possono essere sfumati, più o meno intensi e variare da persona a persona, ma possono tutti essere condensati in un'unica riflessione: non è per nulla facile riuscire a stare bene in una situazione del genere.
Sinceramente comprendo la sofferenza e la frustrazione di tante di queste persone che si rivedono in quei cinque punti. Donne, uomini, giovani, anziani, che si ritrovano a fare i conti con la quotidianità, dove l'accadere e il ripetersi giornaliero non permette troppe distrazioni a svantaggio del nostro "caro amico" equilibrio.
Equilibrio equivale a benessere.
Come si può andare avanti in una situazione del genere?
E' una domanda che sicuramente ti sei posto anche tu, se almeno in un punto hai visto scritto il tuo nome.
Leggendo numerosi articoli, ma soprattutto dati, ho appreso che tantissime persone quando si trovano ad affrontare un difficile momento di vita parlano con familiari o amici di cui si fidano, cercando e sperando in un supporto o, per i più ottimisti, una soluzione.
Molti uomini e molte donne, in preda allo smarrimento causato dal malessere, hanno consegnato le chiavi della loro salute emotiva in mano ad altre persone non qualificate per farlo.
Hanno scelto la via (apparentemente) più facile, più rapida, più ingenua.
Condivido naturalmente solo in piccola parte questa loro scelta, perché allo stesso tempo, come noto dalle persone che si rivolgono a me, ci sono molte individui che invece hanno retto il duro colpo delle avversità e ora si stanno impegnando, con un duro lavoro su se stessi, a riprendere in mano la loro vita.
Come ci sono riusciti?
Affidandosi ad un professionista che altro non fa che applicare particolari tecniche e strategie specifiche della professione, apprese dopo un lungo percorso di studio e formazione continua.
La pandemia che ha colpito il nostro paese e il resto del mondo, ha messo a dura prova anche le persone che seguo da tempo, portando loro ansia e preoccupazioni, ma allo stesso tempo, grazie alle abilità e alle strategie apprese nei loro percorsi, non si sono spaventati ne, tanto meno demoralizzati perché consapevoli delle capacità acquisite.
Immagino, come sempre, che se stai leggendo questo articolo, sei una persona determinata, che farebbe di tutto per stare meglio e per risolvere i problemi che ti assillano.
Per questo motivo voglio continuare a parlarti attraverso questi scritti, della metodologia e dell'approccio che da sempre utilizzo per aiutare le persone che entrano nel mio studio.
Questo percorso riabilitativo è finalizzato a curare la sofferenza psichica attraverso l'accompagnamento della persona verso la risoluzione dei propri problemi comportamentali, emotivi, relativi alle proprie credenze o del proprio modo di pensare.
Quindi, se vuoi evitare di consegnare le chiavi del tuo benessere al vicino di casa e vuoi affrontare una volta per tutte le tue problematiche, contattami attraverso uno dei canali che preferisci.
MT
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