Quando passeggiamo in un bosco, in una
radura o in montagna, non di rado sentiamo come un fremito che viene da dentro,
un’energia che ci spinge nella direzione di guardare a quell’ambiente a come
qualcosa che ci appartiene. Possiamo provare la sensazione di essere parte
anche noi di quell’ecosistema. Che relazione esiste fra le persone e l’ambiente
naturale? Per ambiente naturale intendo un territorio lontano e libero dall’impronta
umana. E’ piuttosto interessante comprendere quali sono le dinamiche interne
che regolano questa relazione, per meglio agevolare una maggiore comprensione
del comportamento di fruizione. La ricerca ed il desiderio di luoghi
incontaminati da sempre ha caratterizzato l’agire umano, una sorta di spinta ad
allontanarsi dalla folla per ricercare pace e serenità che non sempre si riesce
a trovare nei grandi agglomerati urbani.
Le virtù terapeutiche degli ambienti
naturali, il contatto con la natura, non rappresentano certo una novità per la
psicologia clinica contemporanea. Alberi, distese di arbusti, colline sono
luogo d’elezione per la rigenerazione fisica e psichica e da secoli l’uomo ne
può beneficiare semplicemente ricordandosi dove si trovano. Prestando
attenzione. Spesso purtroppo le discipline medico scientifiche hanno a lungo
trascurato e sottovalutato le potenzialità benefiche dell’ambiente naturale
nella cura delle malattie fisiche e mentali.
La riscoperta dell’utilità di questa
preziosa relazione si è attivata, in questi ultimi decenni all’interno di
discipline come la psicologia, l’architettura e la medicina, dando luogo a
ricerche scientifiche incrociate, nonché alla realizzazione di progetti che
prevedano una interazione sempre maggiore fra uomo e natura. Percorsi di
rilassamento guidato in un habitat naturale sono uno strumento decisamente
efficace per ridurre lo stress e l’ansia, nonché avere effetti benefici sulla
sintomatologia depressiva lieve. Secondo una ricerca dell’Università del
Michigan una passeggiata nella natura ha effetti benefici per il corpo e per la
mente. Cosa possiamo fare allora per continuare in questa direzione?
Considerando l’aumento dei problemi di salute fisica con innegabile oramai
ripercussione sulla sfera mentale e l’inattività fisica nel mondo sviluppato, dobbiamo
costantemente esplorare nuovi modi accessibili per aiutare le persone a
migliorare la loro qualità di vita e di benessere sul lungo periodo. Il
rilassamento guidato di gruppo in ambienti naturali locali, vicini, facilmente
accessibili a chilometro zero possono dare un contributo potenzialmente importante
per la salute intesa in modo olistico. Perché di gruppo? Perché grazie al
sostegno e al riconoscimento reciproco è possibile instaurare un clima di condivisione
dello stesso tipo di esperienza fisica e alla comunicazione degli effetti
benefici di essa agli altri partecipanti. (Molinari, 2010)
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