Caratteristica
tipica della festa di Halloween è la simbologia legata alla morte e
all'occulto. Queste dimensioni della vita di ogni essere umano, vengono da
sempre studiate e organizzate in racconti e narrazioni che si caratterizzano
per la loro inafferrabilità e irrazionalità. Il gusto del macabro, l'attrazione
per l'oscuro, in questo giorno, almeno ai giorni nostri e lasciando da parte
l'aspetto commerciale, prende vigore, si alimenta di energia derivante forse
dalla parte più oscura di noi. Quella dimensione nascosta del nostro essere,
fra le infinite sfaccettature e definizioni che dalla notte dei tempi hanno
preso colore, nella concezione junghiana è concettualizzata come l’insieme
delle funzioni e degli atteggiamenti non sviluppati, arcaici e remoti della
personalità, rappresenta tutti i contenuti rifiutati, rimossi e tenuti lontani
dalla coscienza, per l’educazione e le influenze culturali e di costume a cui è
sottoposto l’individuo. Come dice lo stesso Jung: “con ombra intendo la parte
negativa della personalità, la somma delle qualità svantaggiose che sono tenute
possibilmente nascoste e anche la somma delle funzioni difettosamente sviluppate
e dei contenuti dell’inconscio personale”. (Jung, 1943) L’Ombra racchiude in sé
quegli oggetti della personalità relativi a colpe e vergogne, che generalmente
si tende a proiettare su altre persone, ovvero a tenerli lontani e molto
lontani dalla propria persona. Secondo Jung l’Ombra è una disposizione
primordiale e collettiva che riguarda l’umanità, la nostra natura, per ragioni
morali ed estetiche, è rifiutata, rimossa o proiettata, si percepisce in
contrasto con i principi coscienti. Jung sostiene che la base istintiva è il
nostro elemento più antico, trascurare gli istinti farà cadere nelle loro
insidie.
L’ombra non è
un aspetto esclusivo dell’uomo, ma ogni essere ha il suo lato oscuro e non
sarebbe luminoso se non gettasse ombra. (Melchiorre, 1988)
Se ci sono
degli aspetti di te più o meno nascosti, che non ti piacciono, che vorresti
cambiare, o quanto meno rendere più pensabili?
Ognuno ha
sperimentato come il malessere e il disagio derivino da comportamenti,
convinzioni e stati d’animo abituali. Da quella parte che tendiamo, più o meno
consapevolmente, a tenere lontana dalla luce.
Il cambiamento
è un percorso, che consiste nell'acquisire progressivamente consapevolezza di
sé, nell'imparare nuove strategie per superare un problema e
nell'esercitare scelte diverse.
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Autori Vari [1988]. Simbolo e conoscenza. Università. Cattolica del Sacro Cuore. Milano
Carl Gustav Jung [1946]. Psicologia della traslazione. Bollati Boringhieri. Torino
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Autori Vari [1988]. Simbolo e conoscenza. Università. Cattolica del Sacro Cuore. Milano
Carl Gustav Jung [1946]. Psicologia della traslazione. Bollati Boringhieri. Torino
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