sabato 13 maggio 2023

Il tempo presente



Era l'estate del 1985 e Bianca si apprestava a intraprendere un viaggio avventuroso per l'Europa, lasciando la sua cittá natale, Torino, alle spalle. Da molto tempo, era stata attraversata da un certo smarrimento, una sorta di inquietudine e aveva deciso di partire per allontanarsi dai suoi pensieri e dalle sue preoccupazioni. 

Un viaggio era soluzione ideale.

Un viaggio che sarebbe diventato per lei una vera e propria esperienza di crescita personale.

Scelse Parigi come prima tappa del suo tour.

Giunta nella capitale francese, Bianca si imbatté in un uomo singolare che si presentò come un pittore del 800 che viveva fuori dalla sua epoca. 

I suoi dipinti sembravano delle istantanee della realtà piene di colori. Non aveva mai visto quadri così armoniosi.

Per realizzare queste opere, l’uomo le parlò dell'importanza di rimanere nel momento presente e di come, la lettura di un vecchio libro che aveva trovato nel solaio della sua vecchia casa vicino la Senna, potesse aiutare a coltivare questa capacità. 

Bianca, incuriosita, decise di leggere alcune pagine di quel misterioso testo. 

Quella stessa sera, Bianca si trovò seduta in un piccolo, ma  grazioso albergo cittadino, con gli occhi chiusi e la mente concentrata sul respiro, proprio come veniva descritto nel volume. 

Le righe, una dopo l’altra le chiedevano di concentrarsi sul qui e ora, di lasciare andare i pensieri sul passato e sul futuro, di concentrarsi su quello che stava vivendo in quel momento preciso. 

Proprio quel momento lì, ne un’attimo prima ne uno dopo.

Sulle immagini, sui profumi, sui suoni. 

Bianca sentì il suo mondo rallentare, le preoccupazioni pian piano sempre più piccole, finché non rimase nulla, solo l'esperienza pura e semplice di essere lì, seduta su un divano  con le foglie degli alberi che vedeva fuori dalla finestra, che frusciavano al vento.

L’esperienza fu breve, ma per Bianca aveva significato molto.

Aveva compreso l'importanza di rimanere nel momento presente, di non farsi più di tanto distrarre dalle preoccupazioni del passato e sul futuro. 

Il libro regalato dall’uomo, l’avrebbe aiutata ad allenare questa capacità, a concentrarsi sui suoi sensi e sul suo respiro, vivendo ogni momento della sua vita con piena consapevolezza e pienezza. 

Il viaggio di Bianca continuò attraverso l’Olanda e il Belgio, ma la sua mente era cambiata. Aveva imparato a cogliere ogni istante con attenzione, a godere del paesaggio che si srotolava fuori dal finestrino del treno, a gustare i sapori della cucina locale, a respirare a pieni polmoni l'aria di un nuovo posto.

Tornata a Torino, Bianca si appuntò una citazione di Jonh Lennon sul suo quaderno di appunti: "Alcuni sono disposti a qualsiasi cosa, meno che a vivere qui e ora". 

La citazione faceva eco alla lettura delle pagine che aveva fatto durante il suo viaggio e avrebbe continuato a ricordarle quanto fosse importante rimanere nel momento presente.

E così, Bianca imparò che la vita è fatta di attimi, di esperienze che vanno vissute intensamente. 

Dallo scalare una montagna al prendere un caffè in un bar. 

Imparò l'importanza di concentrarsi sul qui ed ora e di essere pienamente consapevole di ciò che si sta vivendo in ogni momento, perché solo così si può gustare al meglio ogni singola esperienza della vita.

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