sabato 23 maggio 2020

Gli errori di valutazione





E' inutile e forse dannoso continuare a dire che il momento che abbiamo vissuto negli ultimi mesi e che forse vivremo ancora per qualche tempo, è dannoso.

Lo sappiamo.

Ovunque, dalla tv, alla carta stampata, ai social hanno fatto di tutto per ricordarcelo, qualora non c'è ne fossimo accorti.

Temi di natura epidemiologica, economica, sociologica li lascio ovviamente agli addetti ai lavori di quei settori, perché a me interessa come reagisce la persona in questo periodo. I miei pazienti, ma anche i miei famigliari, i miei amici e le persone che conosco.

In modo particolare in questo articolo vorrei vedere con voi quanto è importante prendere delle buone decisioni. Per prendere delle buone decisioni, mettitelo bene in testa è importante comprendere bene che cosa sta accadendo di fronte ai nostri occhi e intorno a noi.

Non solo. E' decisamente importante sapere che le decisioni che prendiamo oggi avranno delle conseguenze. Una scelta oggi, in questo momento (come leggere questo articolo) avrà degli effetti oggi o domani.

Perché dico questo?

Lo dico perché le situazioni di crisi mettono a dura prova la nostra interpretazione della realtà e degli eventi, impedendoci o ostacolandoci nel prendere delle buone decisioni.

Ho letto recentemente un articolo passatomi da un collega, uscito su una rivista inglese che parla degli effetti delle decisioni affrettate. L'articolo afferma che un campione significativo di persone nell'ultimo periodo sono state incapaci di recepire correttamente le informazioni che arrivavano in merito alla pandemia, impedendole in questo modo di agire in modo efficace e rapido.

Per quale motivo?

Per un motivo tecnicamente molto semplice. Queste persone hanno commesso un errore. Ma quale?

Quando leggevano le informazioni, o per essere più realistici, venivano investiti dalle notizie sul Coronavirus, attribuivano maggiore credibilità a quelle che confermavano la loro ipotesi iniziale, sminuendo o certamente ignorando tutte le altre.

L'obiettivo dell'articolo non è certamente quello di stilare una classifica degli errori più comuni. E' importante invece che leggiate fra queste righe come si fa a capire meglio i fatti che ci accadono per poter prendere le decisioni migliori, evitando di mettere il piede nella fossa della sofferenza.

Non mi dilungo su che cosa sono questi errori, ne parlerò volentieri in un'altro articolo. Oggi, mi basta solo che sappiate che normalmente, tutti noi, semplifichiamo i dati di realtà provenienti dal vivere quotidiano, procedendo sulla base delle nostre esperienze pregresse. E' una scorciatoia insomma.

Il nostro cervello se può prendere la via più comoda ma soprattutto più veloce, la prende.

Queste scorciatoie generalmente funzionano bene o abbastanza bene. In generale appunto.

Cosa succede se invece di ragionare, anche in modo sbrigativo, partendo dai dati di realtà, scegliamo di "conversare" sulla base di credenze o percezioni sbagliate?

Che queste scorciatoie ci porteranno in vicoli ciechi. In sostanza se cominciamo a ragionare male, il risultato sarà pessimo. Un pò come per i computer.

Torniamo agli errori di valutazione che hanno commesso le persone protagoniste dell'articolo sopra.

Li chiamerò pre opinioni di conferma. Cosa succede quando parliamo di ansia?

Molti disturbi ansiosi nascono e si mantengono a causa di rigide credenze, queste pre opinioni di conferma appunto.

Una persona che soffre di ansia, un ansia che la fa soffrire e stare male, si concentra solo sui pensieri minacciosi riguardanti gli scenari che dovrà affrontare, cercando conferme in ogni direzione dei propri timori.



           QUANDO C'E' TROPPA GENTE VADO SEMPRE IN ANSIA: SE C'E' TANTA GENTE IO ME NE VADO

                                                                                        ↓

                                                                quel locale è sempre pieno poi...

                                                                                        ↓

                                                          è sabato sera e tutti escono il sabato sera

                                                                                        ↓

                                                a maggio tutte le persone escono per andare nei locali

                                                                                        ↓

                                                               (ci sono tre persone sulla porta)

                                                                                        ↓

                                                                come pensavo il locale è pieno

                                                                                        ↓

                                                                                  ANSIA

                                                                                        ↓

                                                                                me ne vado  


A dimostrazione di quanto sia forte questo modo di ragionare nell'ansia, c'è il fatto che molte persone continuino a sottostimare il rischio di questo di questa loro condizione avendo a disposizione articoli e articoli come questo che li mettono in guardia.

Se ti ritrovi spesso in una situazione tipo quella sopra (e ti fa stare male) e vuoi provare a superare quegli scogli ti consiglio di prenderti ancora qualche minuto e continuare a leggere.

Proviamo a vedere insieme delle possibili soluzioni che possano aiutarci ad abbandonare le pre opinioni di conferma. Utilizziamo quando capiamo possano aiutarci, quattro strategie ben definite:


1) Formuliamo più ipotesi          →          Ci aiuterà a ragionare in maniera più flessibile, lasciando stare il modello "giusto/sbagliato" che generalmente conduce a risposte frettolose e poco imprecise.

2) Confrontiamo fra loro le informazioni delle varie ipotesi          →          Ragionando un pò di più, scegliamo quella più vicina ai nostri scopi. 

3) Valuta i tempi di realizzazione          →         Ragionamento e scelta implicano investimento di tempo. Tienine conto senza esagarere.      

4) Avere fiducia nelle nostre decioni          →         Dobbiamo essere consapevoli della forza delle nostre scelte (ragionate).



Soffrire di ansia non è certo la condizione più piacevole del mondo. Le cose da fare nell'arco della giornata sono pressochè infinite e se, per caso, ti è capita di patire questo disturbo, sai benissimo che nessuno, a parte te stesso, nessuno ti aiuterà. 

In un secondo momento ti potranno aiutare gli specialisti come me, ma andiamo per gradi. Un passo alla volta. 

Un altro errore di valutazione può condurti a non fare nulla, a stare li fermo e quindi a star male. Questa pre opinione consiste nella tendenza a mantenere la condizione attuale, sopravvalutando la possibilità di effetti negativi sulla propria vita e sottovalutando ovviamente i vantaggi.

Supponiamo che tu stia dando da fare per stare meglio, che tu abbia trovato libri validi, articoli utili e che ti stia costruendo una strategia "salvagente" per i tuoi problemi. Esiste tuttavia il rischio che tutta la fatica vada persa per sempre. Un pò come se tu stessi riempiendo tutto il giorno un secchio bucato senza essertene minimamente accorto. 

Per questo motivo, che tu abbia già una tua strategia o che tu non abbia ancora mosso un dito, è fondamentale che tu possa confrontarti con uno specialista di ansia, che ti possa supportare in un trattamento efficace per curare questa condizione così spiacevole e fastidiosa.

MT










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