giovedì 14 novembre 2019

Il colloquio Motivazionale


Il colloquio motivazionale è uno strumento estremamente importante e necessario per riuscire ad estrarre le potenzialità presenti nell’individuo. Poggia su quell’importante aspetto della dimensione umana che è la motivazione, la quale, può essere definita come l’energia che spinge un’ individuo a compiere una determinata azione.
Comprendere i processi motivazionali è uno dei temi più interessanti  della psicologia ed ha registrato un rapido sviluppo negli ultimi quindici anni. Come punto di partenza per il colloquio motivazionale e come punto di arrivo per le persone che ne vogliono sperimentare gli effetti positivi.  La motivazione, il motivo principale, da sempre mi ha affascinato come costrutto teorico, in quanto da sempre punto di partenza indispensabile per poter compiere una qualsiasi azione. Quali sono le ragioni che spingono un individuo a svegliarsi prima dell’alba per affrontare dure e faticose giornate? Quali sono le motivazioni di fondo di un pilota di caccia, di un artista, di un musico, di tutte le persone che incontro ogni giorno?  Psicologi e filosofi soprattutto hanno cercato la risposta a questa domanda, che forse non ha risposta poiché strettamente influenzata da ogni singola esperienza individuale. Persona à situazione à comportamento sono le costanti di questa importante proporzione.
Il cambiamento è difficile per un motivo molto semplice: abbiamo tutti timore dell’incertezza, di quello che non conosciamo. Anche se ci attrae, il viaggio verso terre inesplorate ci impensierisce. L’incognita ci destabilizza, è piena di difficoltà sconosciute, magari più grandi di quelle che già sperimentiamo tutti i giorni.
Buttarsi nel vuoto e abbandonare una situazione amara ma conosciuta, è una sicuramente fonte di ansia per chiunque. Cambiare, ci spinge fuori dalla comfort-zone, ci spinge con una tale forza che quasi vorremmo inizialmente non aver dato avvio a questo processo. Questa zona e depositaria di  quella parte della nostra vita composta da luoghi, persone, situazioni, dinamiche sociali (ma anche cibi, lingue, umorismo, spettacoli televisivi e così via) che conosciamo e con cui siamo abituati a convivere.
Magari non ci sta stretta, non ci piace più o semplicemente ha perso lo smalto di un tempo, ma il fatto che sia conosciuta ci tranquillizza e ci convince ad evitare di varcarne i confini.
Le impegnative e ben strutturate barriere della “zona di comfort” sono molto ardue da rompere: superarle significa buttarsi verso una valle scoscesa e mai vista prima  in cui non possiamo sapere come andrà a finire. La sensazione di smarrimento  per l’oscuro paesaggio è il vero motivo per cui la maggior parte delle persone preferisce accontentarsi di rimanere dov’è e rimandare (o evitare del tutto) il cambiamento necessario per diventare chi vuole diventare.
Se decidiamo di percorre una strada che, ci auguriamo, ci porterà per mano verso un traguardo, questo percorso sarà inevitabilmente coadiuvato da ideali, da motivi e da pulsioni che ci spingeranno a fare quella determinata cosa. Non mi piacciono, nel modo più assoluto, le frasi fatte, scontate, che sanno di poca riflessione come la classica “volere e potere”, in quanto sono troppe le variabili in gioco per poter ridurre il tutto alla semplice volontà. Spesso, troppo spesso, soprattutto nel periodo storico in cui viviamo siamo portati a compiere azioni per un fine più grande di noi, senza un vero e proprio tornaconto personale o una qualche soddisfazione interiore. Questo può essere il caso del lavoro, del volontariato o dello sport di squadra.
Maslow è noto per aver ideato una gerarchia dei bisogni umani attraverso la famosa Piramide dei Bisogni, dove espose la teoria di una gerarchia di motivazioni che muove dalle più basse (originate da bisogni primari - fisiologici) a quelle più alte (volte alla piena realizzazione del proprio potenziale umano - autorealizzazione). Egli sostiene che la base di partenza per lo studio dell'individuo è la considerazione di esso come globalità di bisogni. Maslow sostiene che il saper riconoscere i bisogni dell'individuo, favorisca un'assistenza centrata sulla persona.



Partendo da questa importante teorizzazione e sistematizzazione dei bisogni umani possiamo quindi programmare un lavoro con la persona considerata come portatrice di bisogni e motivazioni. Questo approccio ci aiuterà  nel calibrare l’intervento più giusto e più indicato.
Azione à Mantenimento
Queste sono le fasi principali e fondamentali il colloquio motivazionale, che andranno nella direzione di aiutare a compiere i passi necessari per attuare il cambiamento, accrescendo il senso di liberazione personale.
Se pensi di aver bisogno di un aiuto, di qualsiasi natura, di voler beneficiare dei benefici CERTIFICATI del colloquio Motivazionale, devi essere a conoscenza di quelli che saranno i passi che insieme percorreremo:
-          Esploreremo e sosterremo quanto porterai e vorrai condividere
-          Non ci saranno regole, ma stimolazioni ed induzioni, perché l’obiettivo fondamentale è di evocare la motivazione a cambiare in te stesso
-          Sarai sempre responsabile di te stesso, e proprio per questo sarai libero ed autonomo nella tua scelta di adottare il cambiamento.
Nel nostro percorso insieme, cercheremo di abbattere tutte le barriere che ti impediscono di cambiare e di raggiungere gli obiettivi che ti eri prefissato. 

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