Prima o poi, in un modo o nell'altro, chiunque viene messo di fronte al cambiamento: la salute, il lavoro, le relazioni, solo per dare un nome ai più conosciuti. La predisposizione nel' avere una chiara idea di che cosa bisogna fare in questa situazione, consiste nell'anticipare questi cambiamenti e nel prepararsi al nuovo futuro.
Questa condotta non è la stessa cosa del cambiamento operato per il puro amore del cambiamento.
Tutte le persone che hanno incontrato grandi difficoltà di fronte al cambiamento degli eventi non sono cambiate abbastanza in fretta.
Ma il loro più grande errore non stava nella velocità del cambiamento. Stava nella sua direzione.
Mi spiego meglio.
Un cambiamento ad esempio lavorativo pone la persona di fronte ad un dilemma: opporsi e magari andare in balia della disperazione o seguire la corrente cercando nuovi stimoli?
I libri di psicologia sono sono pieni di storie di donne e uomini che hanno visto da vicino il buio della vita per essersi opposte in modo maladattivo al cambiamento.
Ovviamente le persone devono adattare le proprie strategie per, invece, avvantaggiarsi del cambiamento quando si verifica.
Ci sono tre modi fondamentali per farlo.
Quattro sono in genere efficaci, mentre uno non lo è.
I tre modi di reagire al cambiamento sono:
1) Non decidersi tra due possibilità, tenendo il piede in due scarpe. Questo è il metodo più popolare e anche il meno efficace. Diciamo che è il modo tradizionale di affrontare l'imprevisto. Sono stato lasciato dalla mia compagna, guardo il telefono nella speranza che mi richiami pentita e, nel frattempo, frequento altre signore. Lascerò decidere alla sorte.
Ebbene questa, nonostante la popolarità raggiunta è anche la meno efficace.
2) Buttarsi a capofitto nella nuova situazione. Adottando questa strategia, la persona focalizzerà tutta la sua attenzione e le sue energie sul proprio potenziale, riscoprendo qualità sopite e risorse utilizzabili.
3) Resistere a tutti i costi. Chi lo dice che ad un cambiamento rapido corrisponda un conseguente veloce cambiamento? Resistere alle avversità, mantenendo ben salde le radici nel terreno, è una maniera collaudata per emergere con una corazza ancora più spessa di esperienze.
Detto questo la persona smarrita, confusa, imbrigliata in questa situazione cosa può fare?
Come ho già detto molte volte, deve farsi aiutare scegliendo lo specialista più adatto.
Gli specialisti in questo settore, della salute e del benessere mentale a cui dedicare le tue ricerche, non possono essere costituiti da chiunque entri nel tuo raggio di attenzione o interagisca con i materiali che tendenzialmente maneggi: quotidiani, post sui social, google.
Questo perché, come ormai avrai capito, non tutti i professionisti sono uguali.
E ci mancherebbe.
Per ogni psicologo che, da potenziale, si trasforma nel professionista che ti segue, già dopo pochi giorni, ne esistono almeno altri tre per cui ci vogliono giorni se non mesi per poter aver idea di chi sono e che cosa fanno.
Se dedichi tutte le tue energie e soprattutto il tuo tempo a comprendere questi secondi specialisti che ho nominato, sicuramente bravi e qualificati è logico che il tuo malessere andrà avanti, aumenterà ed il tuo equilibrio ne risulterà seriamente compromesso, perché, per quanto impegno tu possa mettere nel decifrare i loro contenuti, innanzitutto non è tuo compito e, in secondo luogo, il tuo tempo resta sempre e comunque limitato.
Hai 24 ore al giorno a disposizione come tutti.
Se in 24 ore, tenendo conto di tutto quanto ti impegna che esula da quanto stiamo dicendo, riesci districarti con grande difficoltà fra siti, blog e social per cercare la soluzione giusta ai tuoi problemi, senza aver riscontro chiaro e sicuro, è ovvio che non stai facendo un buon lavoro.
E non lo dico io, lo dicono i numeri. Le statistiche.
Eppure la maggior parte delle persone che vogliono, non necessitano, che vogliono u risolvere i loro problemi continuano a commettere questo errore, nonostante sia così immediato comprendere che, in questo modo, si sprecano tempo e risorse.
Perché questo? Io mi sono fatto un'idea.
Questo tipo di condotta è figlio di un modo di prendersi cura di se stessi che risale a decenni addietro: "Posso farcela da solo, è solo un momento così, quindi cerco di aiutarmi da solo leggendo tutto quello che scrivono i dottori anche se non è proprio così facile".
Ahimè questo ragionamento è completamente sbagliato e fuorviante e ti allontana inesorabilmente dai veri risultati che puoi ottenere.
E proprio per questo motivo ho messo a punto e a tua disposizione questo blog.
In un momento storico in cui il panorama della cura e dell'aiuto si sta evolvendo sempre più velocemente e ogni minuto sprecato sono momenti sottratti al tuo benessere, risulta indispensabile conoscere se il tipo di specialista adatto alle tue problematiche sono io.
Questo specialista deve essenzialmente avere tre importanti caratteristiche:
1) Capacità di ascolto
2) Capacità di analisi
3) Assenza di giudizio
Punto.
Se non sai come arrivare a questo professionista, non puoi sperare di stare meglio perché, e solo questione di tempo prima che le difficoltà diventino troppo opprimenti per una gestione autonoma.
Quello di cui hai bisogno, per evitare questa spiacevole conclusione, è metterti in testa il concetto di base: non puoi fare da solo per alcuni disturbi, devi farti aiutare.
E devi farti aiutare, sicuramente dal professionista che vuoi tu, dopo aver capito chi sia e dove trovarlo.
Non è che ti svegli domattina e di punto in bianco decidi a chi rivolgerti, questo è ovvio.
Devi trovare quello che più ti convince, ti piace, etc. secondo tuoi criteri personali in modo da indirizzarti a due specifici obiettivi:
1) Trovare il tuo psicologo
2) Allontanare in maniera definitiva le ore perse nella ricerca
E' fondamentale che tu faccia tesoro di quanto hai letto.
Buona ricerca e se vuoi mi trovi qui:
A presto
Dott. Massimiliano Trossello