sabato 1 agosto 2020

Il primo contatto è quello giusto?







Nell'ultimo periodo, si è fatto un gran parlare delle conseguenze del lockdown portato dalla pandemia.

Seguendo (sempre con cautela) le notizie di attualità, sembra quasi che tale argomento sia diventato l'unico problema, l'unica e assoluta causa di tutti i disturbi che colpiscono le persone. Ansia, depressione, attacchi di panico, fobie, pare, a sentire i media, abbiano come causa unica solo e soltanto questo. 

Se hai l'abitudine di seguirmi da un pò di tempo, diciamo da prima del'emergenza Covid, avrai capito che in molti casi la cosa è diventata più che altro un'attenuante da utilizzare per giustificare buona parte delle difficoltà nell'affrontare la vita di tutti i giorni. 

La realtà dei fatti è che la situazione non è diversa da qualsiasi altra situazione difficile che, ciclicamente, l'umanità si trova ad affrontare.

Ovviamente ci saranno sicuramente dei casi più estremi dove il discorso non vale, ma su grandi numeri il dato è questo: se un disturbo continua a manifestarsi adesso o addirittura è peggiorato, probabilmente è perchè non è stato trattato adeguatamente, o per nulla, molto tempo prima dell'avvento della pandemia.

In sostanza, una crisi sociale, è certamente in grado di dare il colpo di grazia finale, ma la realtà dei fatti è che ha soltanto accellerato un processo autodistruttivo che era già in corso da molto tempo.

Questo vale soprattutto nel grande mondo dei disturbi d'ansia, dove la maggioranza dei problemi è costituito da ansia sociale e specifica. Sono infatti questi particolari disturbi che soffrono l'impatto di una crisi globale, se non si ricorre ai ripari in precedenza.

Correre ai ripari? Come? Partendo innanzitutto con con la riorganizzazione della propria vita dando precedenza al problema che ci crea così tanti problemi, in maniera tale da programmare un percorso terapeutico costante così da uscire il prima possibile dalla fase più fastidiosa.

Riuscirci non è certo un obiettivo impossibile.

E se stai leggendo quello che ti scrivo significa che lo hai capito anche tu e hai iniziato a seguire il mio blog, il cui scopo è proprio quello di insegnarti a farlo nel migliore dei modi, mettendoti a disposizione la conoscenza e l’applicazione di tutti i mezzi necessari.

Tra questi mezzi, uno dei più importanti è sicuramente quello della prenotazione.

L'azione di prenotare risulta indispensabile in uno scenario come quello di oggi, dove la possibilità di essere preceduti è sempre dietro l’angolo. Preceduti? Certo. Dalle persone con il tuo stesso problema, che, partendo prima, avranno maggiori possibilità di risolverlo prima, senza attese troppo lunghe. 

Certo, come tutto il resto di quello che scrivo e ti passo, non è che devi iniziare a cercare e immediatamente dopo prenotare a caso solo perché  non vuoi rimanere con le mani in mano.

Prenotare un colloquio, come tutte le altri azioni che rientrano in un percorso di terapia psicologica, deve seguire un processo preciso e ben studiato, basato sulle tue caratteristiche e sulla tua situazione.

E soprattutto, come è ovvio che sia, deve essere preceduto da una campagna di ricerca e valutazione, in grado di trasmettere chiarezza sull'obiettivo, nel pieno stile dei miei articoli.

Intendiamoci, quando ti parlo di prenotazione non mi sto riferendo solo alla frase: "Buongiorno Dottore, vorrei venire per un colloquio giovedì". 
Questo strumento, infatti, se unito alla giusta comunicazione, durante la telefonata, è in grado di aumentare l'efficacia di un percorso anche quando si tratta di momenti particolarmente complicati.

Per ottenere i massimi risultati possibili, devi essere in grado da subito di sentire dall'altra parte del telefonolla persona giusta, così da consolidare fin da subito la reciproca influenza nel nuovo percorso.

In sintesi, imparare a padroneggiare il primo contatto e la corretta messa in pratica di una prenotazione, ti garantisce uno dei più potenti mezzi per iniziare un percorso valido ed efficace e soprattutto renderlo resistente a qualsiasi crisi il destino o chi per lui abbia in mente di tirarci addosso nei decenni a venire. 

È proprio per via dell’importanza di possedere questa indispensabile conoscenza che gli dedicherò ampio spazio all'interno di questo blog.
 
Se vuoi, come sempre (e come molti stanno facendo), saperne di più rimani sempre sintonizzato qui, oppure, se sei più audace, prendi contatto con questi studi:














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