martedì 27 aprile 2021

Ti sei mai chiesto cosa faccio?



Molte delle persone che seguo accolgono il mio approccio con un misto di grande curiosità e interesse. 

Frasi come: “Dottore, ma come siamo arrivati a questa conclusione?” oppure “Vorrei conoscere io queste tecniche” si sprecano.

Se anche tu ti sei chiesto qual è l'origine del mio lavoro, ti ringrazio per la capacità di andare a fondo delle cose. 

Tutto questo di certo è molto importante, ma non vorrei che tu ne traessi informazioni e indicazioni fuorvianti.

Il lavoro che svolgo, parte dalla convinzione che la vita passata della persona che vuole intraprendere un percorso, verrà minuziosamente riesumata. 

All’inizio dei miei studi non sapevo un granché di psicologia e anche io avevo tante convinzioni sbagliate sui trattamenti.

Mi sono dato da fare, ho studiato i migliori, ho testato ogni tecnica nei minimi dettagli e fino allo sfinimento, finché anno dopo anno sono riuscito a far comprendere alle persone che chiedono il mio aiuto, la soluzione di un problema può prescindere dal passato. 

Tutto grazie al duro lavoro e alla voglia di migliorare sempre più, cercando modi di pensare e agire alternativi e più efficaci. 

La buona notizia è che ora il risultato di questo lungo lavoro di ricerca (che ancora continua e non si ferma) è saldamente agganciato al mio lavoro, e le persone hanno possibilità di apprendere direttamente quali sono le tecniche che funzionano. 

In occasione di diverse telefonate informative infatti, ho mostrato come funzionano questi percorsi, ponendo l'accento sull'importanza di consolidare la capacità umana di contemplare il futuro. 

Chiedendomi informazioni e spiegazioni, avrai modo di iniziare a prendere confidenza con un approccio che vede nelle qualità già in possesso delle persone, come punti di forza estremamente indispensabili. 

Non perdere l’opportunità di capire.

Le informazioni e le spiegazioni, come sempre qui:

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imisir@hotmail.it 

domenica 25 aprile 2021

La felicità



Difficile dire cosa sia la felicità. 

Certo possiamo dire che è lo stato d'animo positivo di chi ritiene soddisfatti i propri desideri. 

Può bastare? Forse no. 

Ogni essere umano potrebbe dare una definizione differente, quindi anche in ambito psicologico non è un argomento semplice da trattare.

Voglio riportare una notizia, dal mio punto di vista interessante,che ho avuto modo di leggere recentemente. 

La città di Rimini sta sviluppando un progetto che ha come obiettivo proprio quello di farsi identificare come “capitale della felicità”.

Non è un'ambizione da poco, ma se c’è un luogo che può aspirare a diventarlo è sicuramente la riviera romagnola.

È in atto un vero e proprio progetto di marketing, che ha lo scopo di creare un posizionamento preciso.

Come nel caso di Rimini, anche in campo psicologico si può fare qualcosa,ovvero offrire strumenti utili anche a coloro che non presentano disagio psicologico per migliorare il proprio benessere. 

Il piano prevede di individuare e consolidare punti di forza stimolando  potenzialità, permettendo, quindi, un pieno sviluppo della personalità.

A Rimini tutto ruota intorno a come deve sentirsi una persona quando è in vacanza. 

Nello studio dello psicologo invece, tutto ruota intorno all'idea che la felicità dipende dal significato che le attribuiamo.  

Nel caso della terapia psicologica, non è sempre sufficiente fermarsi al disturbo: parliamo spesso di emozioni negative, di ansia, depressione…trascurando, invece, le emozioni positive. 

Il comune di Rimini ha capito che serve un piano di marketing per far prosperare una zona geografica. 

Allo stesso modo se comprendiamo che attribuendo alla parola “felicità” un significato nuovo, ovvero quello di vivere una vita ricca e appagante, potremo in un solo istante mutare in meglio la nostra esistenza.

Se hai capito che il marketing è indispensabile per il tuo business, hai anche bisogno di conoscerlo più a fondo possibile.

Se desideri imparare l’arte della “flessibilità psicologica” ovvero la capacità di accettare la propria esperienza interiore, rimanere nel presente e agire nella direzione tracciata dai nostri valori, non ti resta che chiedermi maggiori informazioni, come sempre qui:

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martedì 20 aprile 2021

Non puoi viaggiare nel tempo ma..



“Se non ci fosse stato Morey Bernstein, tutti utilizzerebbero l'ipnosi”.

Questo è il mantra ripetuto più volte da molti colleghi Ipnologi, in un articolo che ho letto recentemente. 

Attribuiscono a questo ipnotista dilettante la diffidenza che ancora oggi serpeggia verso l'ipnosi. 

Cosa c'entra Morey con tutto questo? 

Te lo spiego subito (brevemente). 

È 1956, quando costui riferì nel suo libro, The search for Bridey Murphy, di aver applicato la regressione ipnotica ad una massaia americana, Ruth Simmons, che descrisse una sua vita precedente nei panni, appunto, di Bridey Murphy, ragioniera irlandese, figlia di contadini nel 1800

Ovviamente sono vicino a tutti gli psicologi che sono costretti a combattere con queste immagini fuorvianti dell'ipnosi. 

È sempre complicato quando si parte con il dover prima chiarire cosa non è una tecnica. 

Ma, che ci piaccia o no, la colpa non è solo di sedicenti Ipnologi.

Voglio proprio farti il mio esempio. 

Ho iniziato a studiare e a specializzarmi in questa tecnica quando ho compreso che, la possibilità di sperimentare cambiamenti di sensazioni, percezioni e pensieri induceva profondi e duraturi benefici.  

L'ipnosi è uno stato modificato di coscienza, una condizione che è diventata la protagonista di molti spettacoli di ipnotismo da palcoscenico. 

Il mio atteggiamento poteva essere lo stesso di molti colleghi.

Credere sempre meno che la somministrazione di suggestioni, possa essere una vera e propria rieducazione dell’adattamento del paziente alla vita e all’integrazione della sua personalità. 

Come alcuni, potevo limitarmi ad imprecare contro questi presunti ipnologi e dedicarmi ad altro.

Invece, non solo ho continuato a studiare come questa tecnica possa essere efficace per risolvere disturbi e disagi che consentano di evolvere, ma ho fatto un passo ulteriore. 

Ho trovato attraverso un particolare stile comunicativo una “situazione comunicativa relazionale” che potesse dare ancora maggiore efficacia al mio intervento. 

In uno stato modificato di coscienza gli schemi del paziente sono temporaneamente alterati con lo scopo di aumentare la sua ricettività ad altri modelli di funzionamento mentale che contribuiscono alla risoluzione dei problemi. 

Quindi.. 

Con l'ipnosi non puoi tornare indietro nel tempo per vedere chi eri in un'altra vita, puoi però avere maggiori informazioni su come lavorare sui tuoi problemi attraverso questa tecnica. 

Dove?

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mercoledì 14 aprile 2021

Non sei Billie Eilish. Ma puoi diventarla



Il 2020 ha segnato il destino di tantissime autostime, che hanno visto vacillare molti elementi che le costituiscono. 

Colpa della crisi indotta dalla pandemia? 

Anche.

Molte situazioni di disagio psicologico moderato, nel 2020 sono peggiorate e la stima di sé è crollata. 

Una situazione, per chi pensa che i trattamenti di tipo psicologico siano superflui, che stenta a migliorare. 

Ma facciamo un salto indietro nel tempo ed esattamente nel 2019, un'anno prima della crisi. 

Billie Eilish, giovanissima cantautrice statunitense dichiarò in un'intervista ad una rivista specializzata: «dai 13 ai 16 anni è stata dura, sono passata attraverso una fase di autolesionismo e depressione».

Nell’intervista ha quindi spiegato anche che alla fine le cose sono andate molto meglio, trasformando i suoi 17 anni nei migliori della sua vita. 

Perchè ho citato il caso di questa giovane celebrità? 

La ragione principale è che, nonostante l'emergenza, ci sono tante persone che non solo hanno continuato a lavorare sui propri problemi, ma li hanno addirittura visti ridimensionati. 

C'è chi è riuscito a ridurre considerevolmente attacchi di panico, ansia, irrequietezza, insofferenza dovute alla mancata socialità, al divieto di incontrarsi per una chiacchierata davanti a un caffè.

Lo sa bene Kim Johnson, esperta in Psicologia della moda dell’Università del Minnesota che ha spiegato in un articolo  come, dopo un evento catastrofico come questa pandemia, è piuttosto comune apportare al proprio aspetto fisico diversi cambiamenti. 

Nonostante il cambiamento dell'aspetto fisico sia statisticamente rilevante, la dimensione psicologica ha certamente una fondamentale rilevanza tanto che sempre la nostra cara Billie in un'altra intervista ha dichiarato: “Chiedere aiuto non ci rende deboli. Non lo fa. Non ci rende più deboli rivolgerci ad uno psicologo".

Se stai leggendo, evidentemente non sei la cantautrice in questione, e probabilmente non hai nemmeno una minima idea dei problemi che l'hanno fatta soffrire. 

Questo, però, non ti impedisce di ottenere soddisfacenti risultati, di stare meglio e di lavorare sulle tue difficoltà, a patto che tu abbia la giusta motivazione evitando di commettere gravi errori come cercare soluzioni miracolose. 

Ricorda, non sei uguale a nessun altro sulla faccia della terra e per questo motivo è importante che tu possa affidarti a specialisti che tengano conto di questo aspetto fondamentale. 

Se stai pensando alle difficoltà in cui ti trovi e a come poter risolvere la situazione, non perdere la pazienza. 

Le opportunità ci sono, ma prima di tutto devi informarti, capire molto bene cosa è meglio per trattare il tuo disturbo. 

Probabilmente in questo momento ignori la maggior parte delle cose da fare per andare nella direzione del cambiamento. 

Sei sicuro, per esempio, di conoscere bene quali sono i tuoi problemi? 

Il tuo problema quando si manifesta?

In quali ambiti? 

Se lo sai molto bene, viceversa c’è solo una cosa che devi fare subito, ed è informarti adeguatamente.

Come? Telefonandomi o scrivendomi una mail spiegando che cosa ti sta mettendo in difficoltà. 

Ci scambieremo informazioni per capire cosa può esserti utile, per trattare e risolvere il tuo problema.  

Quello che devi fare è contattarmi!

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sabato 10 aprile 2021

Gli agricoltori sono un passo avanti



“Da noi si è sempre fatto così"

“Non credo ci sia nulla da cambiare, è solo un momento di debolezza”

“I problemi emotivi? Si sono sempre risolti in questo modo” 

“Mi hanno insegnato così e non intendo cambiare

"Basta sfogarsi con un amico" 

Quando mi capita di sentire pronunciare queste frasi, di solito mi arrabbio, e ti posso assicurare che capita più sovente di quanto tu possa immaginare. 

In questo caso, certamente non mi abbatteró anzi, vorrei spiegare, una volta per tutte, perché le affermazioni sopra sono deboli. 

Pensare in questo modo non solo è sbagliato, ma è uno dei motivo per cui il 70% degli italiani, ancora oggi, considera inutile andare dallo psicologo. 

Il cambiamento non è un percorso che conduce allo snaturarsi, come molti credono, ma, anzi, ad un processo di cambiamento interiore attraverso il quale sarà possibile iniziare a vivere una vita più integra e completa. 

Logicamente non è sufficiente voler cambiare, occorre sapere come fare e, soprattutto, a chi affidarsi. 

Lo hanno capito bene alcuni agricoltori, una delle figure professionali tra le più nobili ma anche tra le più ancorate alla tradizione. 

A cosa mi riferisco esattamente?  

Qualche settimana fa è nata una piattaforma online che unisce produttori da tutta Italia per il rilancio del Made in Italy e che punta tutto sull’innovazione digitale.

Risultato? 

Aumento delle vendite online dei prodotti alimentari. 

Non è, nel modo più assoluto, mia intenzione entrare nel merito di un tema economico, tuttavia voglio sottolineare il loro merito di essere andati nella direzione del cambiamento. 

Voglio che tu capisca bene che restare ancorati al passato è quanto di più sbagliato tu possa fare. E sono più che sicuro che, anche un tuo antenato, se potesse, ti direbbe che ho ragione.

Non solo perché la realtà sociale è in costante evoluzione, ma anche e soprattutto per un'altro aspetto: interrompere la convinzione che siano gli altri o l’ambiente a dover cambiare.

L’esempio degli agricoltori è significativo. 

Infatti, come ha sentenziato recentemente un conosciuto analista finanziario “La pandemia ha mostrato che la crescita delle imprese del settore agroalimentare dipende anche dalla loro capacità di innovarsi".

Mi piacerebbe che tu riflettessi su questi due punti: voglia di cambiare e motivazione nell'accogliere punti di vista differenti. 

Pensi di possedere entrambe queste proprietà? 

O le tue radici sono ancora troppo ancorate al terreno?

Sicuramente ti starai impegnando molto, ma se pensi che l’unico modo di cambiare sia esclusivamente l'impegno è probabile tu sia su una strada molto impervia.

Per questo motivo, poiché, sulla base della mia esperienza e delle mie competenze, ti aiuterò a cambiare strada verso una via più sicura ed efficace. 

Ti do un suggerimento da applicare fin da subito. 

Che si tratti, ad esempio, di uscire da situazioni di crisi, o di liberarsi da un eccesso di paure irrazionali, se vuoi davvero fare qualcosa per te, devi studiare affidarti.

Per maggiori e più approfondite informazioni ====> 3517593213

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mercoledì 7 aprile 2021

Influencer ipnotici


Stregati dagli influencer 20 milioni di italiani”, è questo il titolo di un recente articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore.

Il paragone con gli ipnotisti da palcoscenico è fin troppo semplice da portare. 

Fai attenzione a quello che ho detto.. ipnotisti DA PALCOSCENICO. 

NON IPNOLOGI con formazione CLINICA.

Ma torniamo a questi influencer. 

Allora, iniziamo dicendo che sono per nulla in sintonia - per usare un eufemismo - con chi fa i balletti (rendendosi ridicolo/a) su Tik Tok. 

D’altro canto, non posso certo fare finta che questa gente non abbia un impatto concreto sul mondo là fuori. 

Proprio come gli ipnotisti da spettacolo con il pubblico sotto. 

Cosa dicono i freddi numeri riguardo la possibilità di essere ipnotizzati? 

Per quanto riguarda il mondo degli influencer, i numeri hanno parlato, forte e chiaro.

Secondo una recente ricerca, circa 20 milioni di italiani (una persona su tre) segue un influencer.

Ma il dato veramente importante è che, nell'ultimo anno, circa la metà delle persone che hanno partecipato all’indagine ha dichiarato di aver comprato una media di due prodotti o servizi consigliati da influencer.

Da questa ricerca, infatti, emerge che le persone seguono gli influencer proprio per i consigli che possono dare, oppure in quanto esperti di singoli argomenti o perché si considerano come dei modelli di riferimento con cui identificarsi.

Altro che scarsa influenza!

Cosa c'entrano gli influencer con l'ipnosi? 

Te lo spiego. Se uno studio ha dimostrato l'efficacia di queste persone nel condizionare il comportamento di altre, un'altro studio ha messo in evidenza i segni di un evidente stato ipnotico. 

Si proprio così, una ricerca.. perché uno dei limiti nell’impiego dell’ipnosi è stato da sempre la scarsità e di segni obiettivi di questa condizione. 

Nel 2011, grazie ad uno studio pioneristico degli psicologi scandinavi Sakari Kallio, Jukka Hyönä, Antti Revonsuo, é stato possibile individuare in delle anomalie del comportamento oculare i segni distintivi dello stato ipnotico.

A prescindere che piacciano o meno come “figure professionali”, è indubbio quindi che oggi gli influencer siano una componente importante delle strategie di marketing di diversi settori.

Questo è quindi un segno della loro influenza. 

È per quanto riguarda l'ipnosi? 

Il segnale più comune rilevato da buona parte degli ipnotisti è lo sfarfallio delle palpebre: un ammiccamento estremamente rapido, caratterizzato da un movimento involontario, ritmico e stereotipato. 

Così come le persone hanno bisogno di punti di riferimento ai quali affidarsi, per andare sul sicuro e non sbagliare prodotto da comprare, molti pazienti si sentono rassicurati dalla presenza di evidenti segni che provano la riuscita dell'ipnosi. 

La comparsa spontanea di questo segnale, di cui accennavo sopra, in normale condizione di veglia può essere un segno predittivo di una buona risposta all’ipnosi e che verosimilmente si manifesterà in maniera completa durante l'induzione. 

Nel caso quindi volessi imparare il metodo per diventare un vero influencer del tuo settore (che non significa per forza fare lo scemo su Instagram e TikTok), questo non è sicuramente Il posto per te, ma se vuoi saperne di più sulla metodologia per verificare il grado di ipnotizzabilità di una persona allora si, sei nel posto giusto. 

Devi sapere che Herbert Spiegel, un noto psichiatra americano esperto di ipnosi, in seguito all’osservazione che i partecipanti maggiormente suscettibili all’ipnosi mostravano una capacità insolita girare gli occhi verso l’alto, ha elaborare un test (che si esegue in pochi secondi) in cui al soggetto viene chiesto di ruotare, quanto più gli riesce, gli occhi: maggiore é la quantità di sclera visibile, migliore é la risposta all’ipnosi.

Bene, vuoi saperne di più?

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Teresa

L’ansia spesso ci appare come un ostacolo insormontabile, un segnale che qualcosa di terribile sta per accadere.  Ci immobilizza, ci fa per...