Nonostante io stesso lavori e studi con impegno da diversi anni, non avrei mai immaginato di trovarmi in una situazione di lockdown totale. Ed ovviamente dei sui effetti. Tutto ciò ci sta insegnando e sta mettendo a nudo la nostra fragilità. In questo periodo abbiamo messo da parte molte nostre esigenze rimanendo chiusi in casa in attesa che tutto passi. La pandemia sta anche mettendo a nudo la fragilità del nostro equilibrio psicofisico in particolare di tante persone che hanno dovuto fare i conti con questioni economiche. Un momento storico simile ha peggiorato molte e molte disturbi già in essere. Una situazione del genere e molte persone hanno dovuto rivolgersi a specialisti della sfera psi. Queste sono fatti che devono far meditare su ciò che stavamo costruendo e soprattutto su ciò che dovremo costruire in futuro. A che cosa e a chi mi riferisco quando parlo di costruire? Questo è un momento di grande cambiamento interiore e le persone dovranno pianificare le prossime attività con una visione chiara di ciò che sarà necessario portare avanti. Costruire appunto. Ma cosa? La propria salute. Abbiamo imparato che le turbolenze sono pericolose, e le crisi mondiali e nazionali non sono eventi che indipendenti ma hanno enorme influenza sul singolo. Questa breve “fotografia” l’ho presa in prestito dai quotidiani degli ultimi mesi. Aggiungo ancora un appunto che manca e che ogni persona dovrebbe capire: queste turbolenze colpiscono tutti, indistintamente. Però l’effetto che hanno sulle difficoltà e sui disturbi già presenti non è sempre uguale. Quello che può fare la differenza nell'affrontare il tuo disturbo sei proprio tu. Con le tue decisioni e le tue conoscenze. Per questo motivo voglio riportare questi quesiti, che rimandano ad argomenti sui quali dovrai essere informato: - é sufficiente dire ad una persona depressa "SORRIDI"? - é sufficiente dire ad una persona ansiosa "CALMATI"? - é sufficiente dire ad una persona malata grave "RILASSATI"? - é sufficiente dire ad una persona con demenza "RICORDATI"? - é sufficiente dire ad una persona fobica "CALMATI"? La persona non è mai il sintomo, tuttavia questo va accolto - studiato - trattato. Se vuoi approfondirne la conoscenza, ti invito a prenotare un Lunedì Sera Psicologico. MT |
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martedì 12 gennaio 2021
Tutti nello stesso mare.
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Teresa
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