sabato 30 maggio 2020

Il momento giusto








Immagina di presentarti ad una festa di compleanno. Sei da solo e non conosci nessuno a parte il festeggiato. A un certo punto, prendi e ti dirigi con fermezza verso un gruppetto di perfetti sconosciuti. Cominci a parlare e ti rivolgi a loro come se foste amici di lunga data. 

I malcapitati ti guardano storto e iniziano ad allontanarsi lentamente senza fare movimenti bruschi. 

Ecco, questa scenetta è la migliore approssimazione di cosa accade quando decido di fare qualcosa, ma non lo faccio in attesa di modi, tempi e perfezionamenti migliori. 

Prendiamo il disturbo che da tempo mi porto dietro. Lo affronterò quando?

Quando verrà il momento giusto!

Quando troverò il modo giusto!

Quando avrò a disposizione quei soldi che al momento mi servono per altro!

Quando sarò più libero da impegni!

Ho visto che c'è uno specialista più adatto!

Etc. etc. etc.

E sostanzialmente non faccio nulla ritrovandomi con il mio bel disturbo sulle spalle già affaticate.

Questo è il problema.

Ovvero, conosco il mio problema, so perfettamente a conoscenza del fatto che mi fa stare male incidendo prepotentemente sulla mia vita, tuttavia non faccio nulla, perché c'è sempre qualcosa che ha la precedenza. Ed il risultato è che non lo faccio.

Se avessi un un euro per ogni volta che ho sentito una persona prendere una scusa per non mettersi d'impegno e seguire le mie indicazioni che ha potuto leggere qui o nei colloqui informativi degli sportelli che negli anni ho seguito e curato, a quest'ora potrei comprarmi non dico un Monet ma almeno un Guttuso.

Oltre al classico "Il mio problema è diverso", alla collezione si aggiungono i vari "Non ho tempo", "Sai quante cose devo fare? Posso farcela anche da solo" e sicuramente nella topten delle scuse che mi piacciono "Lo farei se trovassi proprio lo specialista fatto per me".

Le scuse che ti racconti in questo modo si accumulano fino a formare una montagna e si ammassano anche le novità e le innovazioni tecniche che potresti beneficiare per il tuo problema, ma che non vengono,ovviamente, messe in pratica.  

Tecniche che potrebbero veramente dare una svolta positiva al tuo problema ma che, rimanendo fuori dalla tua portata per effetto del rimandare, non porteranno a nessun risultato. 

 Quindi cosa puoi fare?

Renderti conto che ad un certo punto ti devi fermare un attimo e poi ripartire: ossia passare all'azione.

Prendere consapevolezza che potrò sempre trovare migliaia e migliaia di pretesti e giustificazioni per non non fare nulla, all'infinito.

Sono tutte scuse e so benissimo che me la sto raccontando. 

Allora?

Finalmente comprendo che il momento giusto è questo e allora mi do una scadenza. 

Ripeto: il momento giusto è sempre e solo adesso.

Traccio una linea e so che non dovrò, per nessun motivo, superarla. Se oltrepasso questa linea cadrò in un burrone come nello schema esempio qui sotto:



                                                     DEPRESSIONE

                              "Adesso vado da quello psicologo che ho trovato"

                                              "Adesso non ho tempo"

                                      "Forse c'è un'altro ancora migliore"


__________________________ SCADENZA ____________________________________

                  Deve essere ben definita e non vaga. Domani! A quell'ora! Mercoledì!


Per arrivare a dire: prima faccio questo (non oltrepassando la linea) e prima starò meglio.

Cerca di ricordare bene che se non ti dai una scadenza non lo farai mai. 

Quindi la tua linea può essere questa:

Studio di Ivrea -------> Qui

Studio di Torino -------> Qui

MT






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